La Gazzetta dello Sport (N. Berardino) – La voglia di emozioni azzurre palpita da Testaccio. Nel cuore di Roma sono quasi un migliaio quelli calamitati dai due maxi-schermi installati negli spazi di Testaccio Estate, nella zona della Città dell’Altra Economia (ex Mattatoio). C’è il desiderio di riappropriarsi di un sogno legato all’Italia. E magari rivivere le notti che tre anni fa portarono alla felicità del trionfo di Londra.

È in campo l’Italia e si mettono da parte le altre bandiere. Ci sono solo tricolori che diventano soprattutto sciarpe. Ma la Nazionale per definizione riporta alle origini. E non si può dimenticare uno sguardo particolare per i romani nell’undici che Spalletti ha schierato dal via.

Non solo Pellegrini. Ma anche Calafiori, Frattesi e Scamacca. Appena i loro nomi rimbalzano dalla telecronaca c’è sempre un sussulto in più. Poi entra Folorunsho. Orgoglio romano nel vedere 5 concittadini farsi onore in azzurro. Ma c’è anche Strakosha, che richiama alla mente dei tifosi laziali il periodo in biancoceleste del portiere albanese.