In Campidoglio l’omaggio dei romani a Sinisa

La Repubblica (R. Caponetti e G. Cardone) – Ancora incredula e addolorata, Roma si prepara a dare l’ultimo saluto a Sinisa Mihajlovic. Oggi sarà allestita la camera ardente nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, si potrà accedere dalle 10 alle 18 dal Portico del Vignola. Poi domani alle 11.30 i funerali nella Basilica di piazza della Repubblica: ci saranno parenti, amici, tifosi, ex compagni, arriverà anche tutto il Bologna, squadra che Sinisa aveva allenato fino al 6 settembre.

Ieri la famiglia di Mihajlovic era ancora intorno a lui nella clinica Paideia, dove tante persone sono arrivate per rendere omaggio all’ex calciatore serbo. Da Mancini, presente anche ieri, a Marchegiani, da Lombardo a Montella, da Giannichedda a Giovanni Malagò: “Siamo tutti – le parole del presidente del Coni – tristi. L’uomo ha superato il giocatore e il tecnico, già di per sé enormi. Ci conosciamo da 25 anni da quando ha cominciato la sua carriera. Mi ha veramente sconvolto, mi ha chiamato pochi giorni fa per una cortesia che riguardava il figlio, una cosa inaspettata, fa capire anche l’amore per la famiglia anche in quel momento, pur avendo secondo me la cognizione di quello che stava succedendo; anzi, forse proprio per questo è ancora più grande”.

Dino Zoff, campione del Mondo nell’82 ed ex allenatore della Lazio, ha portato una corona di fiori, prima di ricordare Mihajlovic con tono commosso: “È stato un duro colpo per tutti. Sono molto affranto per la famiglia. Sinisa un uomo molto chiaro, deciso. Ha saputo insegnare valori importanti ai più giovani”.

La scomparsa di Mihajlovic è stata un duro colpo anche per Daniele De Rossi: “Ho perso un grande amico. Non ho mai giocato con Mihajlovic, ma ci siamo frequentati. Ci eravamo sentiti la scorsa settimana e, dopo la sconfitta con il Modena, mi aveva inviato un messaggio di incoraggiamento. Pensava a me, nonostante i suoi problemi. L’anno scorso ho seguito alcuni suoi allenamenti e ci si vedeva spesso a Roma o a pranzo a Maccarese, anche con Kolarov. Incontri mai banali, in cui emergevano aspetti contrastanti del suo carattere: spigolosità e un cuore enorme, ma uscivi sempre con qualcosa. In queste ore ho letto tanti messaggi, uno mi ha colpito: ‘persona in un mondo di personaggi’. Questo è Sinisa”.

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