Corriere dello Sport (E. Pinna) – Ecco perché l’Aia ha fallito la sua missione: se Michael Fabbri doveva essere il futuro degli arbitri italiani, siamo messi malissimo. Il primo episodio è un contatto tra Cristante e Cornelius, dove il primo colpisce con lo stinco il secondo col Tallone. Mazzoleni lo richiama ma non viene concesso il rigore. Male anche sul braccio di Mancini, giudicato come “spalla” quando invece è braccio pieno e penalty. Questo fa dubitare anche delle capacità visive dell’arbitro. Giusto invece il gol annullato a Gervinho per fuorigioco.