Corriere della Sera (P. Tomaselli) – Assieme al mercato, è la grande incognita per Inzaghi e Allegri, per Mourinho, Pioli e Spalletti, ma anche per Gasperini, Italiano e Juric. Con la differenza che l’impatto del Mondiale sulla stagione si farà sentire sia prima che dopo il torneo in Qatar (21 novembre-18 dicembre): una novità assoluta, già marchiata a fuoco dalla filippica di Jurgen Klopp (“Si gioca nel posto sbagliato al momento sbagliato“) che costringerà la serie A a 52 giorni di sosta e soprattutto a un tour de force dal 13 agosto al 13 novembre, che prevede 15 giornate di A e 6 delle coppe europee.
Un problema, soprattutto per i club che vedranno i loro stipendiati in campo fino alle semifinali: “C’è anche la finale per il terzo posto?” ha chiesto con feroce sarcasmo Klopp (e ovviamente la risposta è sì).
Ma anche un’opportunità da sfruttare, dato che alcuni giocatori avranno una forte motivazione in più in questi tre mesi, perché il Mondiale devono guadagnarselo: è il caso di Dybala che nell’Argentina è stimato da Scaloni ma non è certo un punto fermo e anche del brasiliano Bremer della Juve, fin qui snobbato da Tite.