La Gazzetta dello Sport (L.Garlando) – Un gruppo di attaccanti bracca la titolarità di Ciro Immobile in Nazionale. Il centravanti della Lazio giovedì a Firenze è rinculato negli impacci europei. Ancora la stessa impressione: che la maglia della Nazionale gli risucchi energie, lo svuoti di forza, come dimostrano i tanti tiri deboli dal limite, che rotolano lenti come se il pallone fosse sgonfio, nella ripresa gli è arrivato una palla preziosa nel cuore dell’area che ha tentato invano di addomesticare. Mancini per tutto l’Europeo gli ha aperto un ombrello sopra la testa, lo ha difeso e lo ha sempre riproposto, gode ancora della piena fiducia del c.t., ma la situazione oggi è diversa.
Per questo motivo il tecnico, pur portato alla conferma del laziale, ha considerato molto anche le alternative. La prima è Kean che offre un’interpretazione più dinamica del ruolo. Può palleggiare e aiutare la mediana, ma anche scambiarsi con Insigne che diventerebbe falso 9 in alcuni tratti della partita. Come potrebbe fare lo scattante Raspadori che ha già giocato uno spezzone di gara contro la Bulgaria. Scamacca sarebbe l’opzione più classica e più fisica, la più adatta, a partita in corso, dovessimo ritrovarci nelle necessità di un assedio incalzante, con torre sotto le mura. L’idea del falso 9, che aggiungerebbe un palleggiatore a una squadra atleticamente imperfetta, potrebbe anche essere quella di partenza, nell’interpretazione di Insigne (con Pellegrini a sinitra) o di Bernardeschi.
Nel racconto della partita, a un certo punto, dovrebbe entrare anche Nicolò Zaniolo. Si ruppe il ginocchio nel cuore di una partita chiave per la Nations League, in trasferta, ad Amsterdam, il 7 settembre 2020. Quasi un anno dopo tornerebbe in un’altra partita chiave, come un cerotto incollato sul suo incubo. La sua vita azzurra nella nazionale maggiore, al momento, è ferma a 254’ di gioco, spalmati in sette presenze, tre da titolare. Due gol all’Armenia. Il ragazzo romanista potrebbe dare il cambio a Chiesa che ha giocato per intero, con grande intensità, la partita di Firenze. La Svizzera, specie se le cose si dovessero mettere bene per noi, potrebbe regalarci spazi adatti ad esaltare le caratteristiche atletiche di Zaniolo. Più in generale, come accade a tutte le squadre vincenti e quindi studiate, Mancini nel futuro prossimo si troverà nella necessità di proporre alternative spiazzanti per superare gli anticorpi sviluppati dalla concorrenza. Zaniolo, che ha caratteristiche uniche rispetto ai centrocampisti e agli attaccanti del gruppo azzurro, è l’arma più spiazzante a disposizione di Mancini.