La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini – S. Cieri) – A volte, bastano frammenti di ricordi per riportarci indietro. Il cielo sopra l’Olimpico, stasera, non avrà quel tono d’azzurro che incombeva sul tetto di Wembley l’11 luglio scorso, ma in qualche modo sarà ancora Italia-Inghilterra. La faccia del gol di Roma e Lazio, infatti, sarà quella di Ciro Immobile e Tammy Abraham, il presente della Nazionale di Roberto Mancini contro il futuro di quella di Gareth Southgate.
E se a 31 anni, il centravanti biancoceleste comincia ad avere le stimmate di padre nobile del calcio italiano, le 23 primavere raccontano ancora più speranze che traguardi per l’attaccante giallorosso. Le sue 6 presenze (con un gol) nella selezione inglese sono ancora lontane dalle 54 (con 15 reti) del collega, ma il suo futuro sembra tracciato. Proprio per questo, rinnovando il duello di Wembley, sarà spettacolo assicurato.
Sulla sponda giallorossa, la conquista dei cuori dei tifosi, da parte di Tammy sta avvenendo non solo a suon di reti, ma anche di gesti. Come il tentativo di cantare l’inno prepartita, che ha sedotto la gente. “È un pezzo fantastico, lo canterò anche la prossima volta – ha detto il londinese -. Da quando sono arrivato, mi hanno tutti fatto sentire come in famiglia qui e sono felice di mostrare la mia passione, l’amore per il club, e voglio dare il meglio per dimostrare tutto questo. Spero di poter contribuire a fare qualcosa di speciale con i miei gol e le mie prestazioni. Abbiamo bisogno di avere i tifosi dalla nostra parte, soprattutto nel derby. Non me ne hanno mai smesso di parlare, così sono pronto io e sono pronti i compagni. Non vedo l’ora, perché l’atmosfera sarà fantastica“.
Con queste premesse, non sorprende che persino Francesco Totti, il Capitano di sempre e per sempre, lo benedica: “Quando arrivano giocatori di questo livello – dice al sito della Lega di Serie A – , tutti pensano che possano essere loro gli uomini-derby. L’inglese è un calciatore formidabile. È stato un acquisto top, perché è un ragazzo molto predisposto a dare un contributo alla squadra. Nella piazza di Roma un giocatore come lui, che mostra già attaccamento, diventa fondamentale“. Soprattutto per uno che affronta il primo derby col vento della giovinezza.