La Repubblica (M.Pinci) – Nemmeno la strana coppia è servita a buttare giù il muro. Quando Fonseca s’è deciso che Dzeko e Mayoral potessero provare insieme a vincere la resistenza del Benevento, l’incantesimo della Strega aveva già stordito la Roma. L’allenatore portoghese ha finito con tre punte vere, aggiungendo anche El Shaarawy, e il ritorno alla difesa a quattro per provare a sfruttare la spinta di Spinazzola.
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Rivoluzioni del copione per cercare una sorpresa, con il Benevento rimasto in dieci per il rosso a Glik per due falli su Mkhitaryan. Niente da fare: troppo solido il Benevento, che ha ceduto solo all’ultimo istante, quando l’arbitro Pairetto, al culmine di una direzione modesta, aveva deciso per un rigore in favore della Roma, cancellato dopo una consultazione dal Var Chiffi per un fuorigioco di Pellegrini.
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Sarebbe stato un eccesso di fortuna, perché se impieghi 34 minuti per confezionare un tiro in porta vuol dire che qualcosa non funziona. “Siamo stati lenti e prevedibili” ha ammesso Fonseca “Siamo arrivati negli ultimi 30 metri senza difficoltà, non siamo stati concreti e stiamo stati poco aggressivi. Noi possiamo fare meglio, ma il Benevento si è chiuso bene. Sono mancate un po’ di iniziative individuali, dobbiamo provare a tirare più da fuori”.