Il Messaggero (A.Abbate) – Al posto del microfono sembra esserci un megafono. Inzaghi capo ultrà: «Non ci sarà nessuna rivincita, la Coppa Italia è un capitolo chiuso. Sicuramente alla Roma brucia l’ultima eliminazione, è ancora fresca. Quindi, è la favorita perché avrà grande voglia di rivalsa, ma troverà di fronte una Lazio pronta. Siamo in grado di ribaltare i pronostici e lo abbiamo dimostrato. I miei ragazzi possono compiere grandi imprese». Giusto parlare al plurale, perché l’obiettivo di questo derby biancoceleste è doppio. Prendersi l’Europa e spezzare qualsiasi velleità tricolore sull’altra sponda del Tevere: «Guai a dire che siamo già qualificati, perché questi tre punti sono fondamentali, anche alla luce del pareggio di ieri dell’Atalanta. E sicuramente vincere significherebbe aiutare la Juve ad alzare lo scudetto». Non solo uno sgambetto, c’è anche un tornaconto: «Sarebbe una motivazione in più perché ci garantirebbe la possibilità di giocare un’altra finale, quella di Supercoppa».
SFIDA – Sessantaquattro punti, record su record di successi. Simoncino già alza lo sguardo e fissa fiero quel quarto posto: «E’ un motivo d’orgoglio pensare da dove siamo partiti a luglio e vedere che ora abbiamo due finali davanti. Eravamo partiti tra lo scetticismo generale, siamo cresciuti, siamo lì in alto dal mese d’agosto». A 11 punti di distanza dai cugini giallorossi, nonostante nella doppia semifinale di Tim Cup non si sia vista una simile supremazia: «Siamo stati intensi e abbiamo avuto la giusta determinazione. Con Spalletti ci siamo affrontati sia con la difesa a tre, che a quattro, ormai ci conosciamo bene. Il nostro approccio dovrà essere identico alle ultime due sfide, anche se sarà una partita diversa». Innanzitutto nell’orario: «Non sono contento di giocare alle 12.30. I derby in notturna hanno un altro fascino e i tifosi nell’ultimo si sono comportati benissimo». Un po’ meno quelli biancocelesti al botteghino, stavolta: «I dati sull’affluenza mi dispiacciono perché questa squadra ha meritato di avere la propria gente vicina come in Coppa per sentirci in casa».
FINALE – Qualcuno sta snobbando l’appuntamento, non Inzaghi: «Non è vero che l’Europa è già stata centrata. Quindi la Lazio non sarà affatto serena e rilassata perché, oltre la Roma, abbiamo davanti partite complicatissime sino alla fine del campionato. Avremo una serie di scontri diretti, non faccio calcoli sulle concorrenti, ma inserisco nella lotta anche la Fiorentina». Stasera pure Inter-Napoli: «Nessun pronostico sugli altri per avere una mentalità vincente». Simoncino prende proprio ad esempio la Vecchia Signora: «Mandzukic fa pure il terzino, anche noi dovremo avere questo atteggiamento con la Roma. Ma la Juve resta davanti a tutti anni luce in Italia perché ha giocatori, allenatore, società e stadio grandissimi. Secondo me sarà sempre più difficile vedere un Leicester qui». Ma guai, prima della finale, a tenere già la bandiera ammainata.