Doveva essere l’ultima cena. Quella in cui Allegri si congedava dal Milan e preparava il terreno per la nuova avventura con la Roma. Invece rischia di trasformarsi nella cena delle beffe.
Il destino del tecnico non è ancora scritto. Merito di Galliani, che è riuscito a bloccare, o quantomeno rinviare, la sua fuga scombinando i piani della Roma. Dopo aver mangiato insieme ieri sera, il dirigente e l’allenatore si sono dati un nuovo appuntamento all’inizio della prossima settimana, insieme al terzo e più importante ospite assente ieri a tavola: Berlusconi. Notizia pessima per la Roma, che era pronta a far firmare Allegri. Sabatini è rimasto a Milano per chiudere la partita insieme al vice Massara, ex compagno dell’allenatore al Pescara e uomo decisivo nella trattativa di questi mesi. Uno tra Zanzi e Fenucci doveva raggiungerli oggi insieme ai legali del club e dell’allenatore: il contratto è pronto – stipendio base da 3 milioni netti più premi oltre agli accordi con i collaboratori del toscano- e va solo messo nero su bianco con tanto di autografi.
Ma a questo punto tutto torna in discussione. Allegri ha fatto la sua parte, senza però spezzare quel sottile filo che lo tiene ancora legato ai rossoneri. Ieri si è spostato dalla «sua» Livorno a Milano, per incontrare Galliani. L’adunata dei cronisti sotto la sede in via Turati ha costretto il tecnico e il vice-presidente a cambiare luogo e orario dell’appuntamento. Doveva restare segreto, ma non avevano fatto i conti con la potenza di Twitter: un cliente tifoso milanista li ha «beccati» al tavolo riservato del ristorante «Consolare» in zona Brera e ha subito diffuso una foto.
A quel punto è stato inevitabile trovarsi taccuini e e telecamere all’uscita: Allegri e Galliani li hanno però schivati senza rilasciare dichiarazioni, mentre il Milan nel frattempo faceva sapere della nuova riunione programmata con Berlusconi. Il tecnico si è presentato a cena con l’intenzione di chiedere la rescissione del contratto e aveva già avvisato Galliani nel pomeriggio. Almeno questo ha detto alla Roma. Ma l’astuto dirigente milanista si è giocato un’ultima carta: fiducia confermata e promessa di rinnovo dopo i preliminari di Champions.
La strategia di Galliani ha uno scopo preciso: prendere tempo e cercare di far cambiare idea a Berlusconi, che di Allegri non vuole più saperne. Il presidente ha scelto da tempo Seedorf, non si preoccupa se l’olandese è ancora un giocatore del Botafogo e avrebbe problemi ad ottenere una deroga dalla Figc per sedersi in panchina senza il tesserino da allenatore. Ora il piano di Galliani si potrà realizzare se davvero Berlusconi accetterà di incontrare il toscano tra lunedì e martedì.Sarebbe un bel guaio della Roma, che si era convinta di essere ormai arrivata a dama e invece è costretta a recitare ancora il ruolo di spettatrice degli eventi. Appreso dell’ennesimo rinvio nel suo albergo, Sabatini si è messo in contatto con gli altri dirigenti (e nuovamente con Allegri) per studiare le prossime mosse. Baldini, che è rientrato da Londra deciso a mollare il posto da direttore generale, è a sua volta «costretto» a temporeggiare per non lasciare la Roma in una situazione del genere.
L’attesa non può durare ancora a lungo e da oggi si lavorerà su altre piste. Mancini si è offerto nei giorni scorsi, potenzialmente restano in lizza anche Bielsa, Blanc, Garcia, Pioli e Panucci. Nessuno convince quanto Allegri. Ma il lieto fine può scriverlo solo il Milan.
Il Tempo – A.Austini