Meglio non tirar fuori la Roma del 1970. Meglio, forse, tirar fuori quella nata negli anni ’90. Vent’anni Paredes, diciotto Sanabria e Verde, due portati da Sabatini, l’altro prodotto del vivaio: è al futuro che bisogna guardare.
Primo gol in Serie A per l’argentino, due assist all’esordio da titolare per il napoletano, una mezzora incoraggiante per il paraguaiano che ha finalmente rotto il ghiaccio. È la meglio gioventù che trascina una squadra ancora involuta. A Verde sono bastati 9 minuti per dimostrare di avere il dono della personalità: venti metri palla al piede e sinistro che si alza pochi centimetri sopra la traversa. Disposto al sacrificio, forse fin troppo generoso, tanto da finire con i crampi, ma ci sono difetti decisamente peggiori. Ljajic e Paredes ne hanno beneficiato, l’1-0 di Adem nasce da una «scucchiaiata» alla Totti. «Mi ispiro a Francesco – dice il baby giallorosso con un misto d’imbarazzo ed emozione – ma il mio idolo è sempre stato Cristiano Ronaldo. Proviamo sempre l’uno-due in allenamento e grazie a Dio è riuscito. Sono felice per i 3 punti, ringrazio il mister per la fiducia e la squadra per il sostegno. Questa partita la dedico alla mia famiglia, che è la cosa più preziosa che ho, e alla mia ragazza».
Dopo l’assist a Ljajic, Daniele ha rivolto gli occhi al cielo: «Perché io ho tanta fede, anche nelle mie capacità. Voglio migliorarle e prego sempre perché possa succedere». Un passo in avanti l’ha già fatto: «I brividi li ho avuti a Palermo (lo scorso 17 gennaio, all’esordio assoluto in giallorosso, ndc), Garcia mi ha detto di stare più tranquillo perché se uno è troppo emozionato non riesce a fare buone cose. Il mio punto forte è il dribbling, perché a statura non sono messo benissimo». Non arriva al metro e 70 e si sa che per i «piccoletti» il salto di categoria non è mai facile, ma lui si è abituato presto a giocare con i più grandi. Se sa fare l’ala lo deve a Montella, che lo ha accolto nei Giovanissimi come terzino.
Paredes ha sempre fatto il centrocampista, ieri ha segnato il sesto gol della sua carriera; «Sono contento, ma lo sono di più per la vittoria che serve a uscire da una situazione un po’ complicata. È bello trovare spazio». Sia lui sia Verde ne troveranno meno a partire da domenica, quando rientreranno De Rossi, Florenzi, Manolas, Gervinho e Doumbia. Holebas sarà squalificato e col Parma toccherà a Cole, a meno che non si sposti Torosidis a sinistra. Il futuro si riaccomoda in panchina.
Il Tempo – E.Menghi