Il Romanista – Crediamoci, non siamo romanisti per caso

Curva_Sud_Roma

Una Roma straripante che alla fine del primo tempo avrebbe potuto chiudere già quattro a zero. Qualcuno dirà che il Livorno è ultimo in classifica e che quindi questa partita non fa testo, resta il fatto che la Roma non vinceva all’Olimpico con il Livorno da molti anni. Una squadra, la Roma, che non ha mai smesso di fare il suo gioco, tenendo palla e pressando, pur in vantaggio prima di due e poi di di tre goal, senza consentire agli avversai neppure un tiro in porta. Certo, se il nostro magico Gervinho avesse un poco più di lucidità davanti alla porta sarebbe Pelé, e quindi ce lo teniamo così, la nostra freccianera devastante, sicuri che migliorerà. Così come ci teniamo il genio di Pjanic e tutti gli altri, a cominciare da un finalmente sontuoso Ljajic.

E l’immenso capitano che appena entra illumina il gioco come sa fare lui. E Florenzi che pressa fino all’ultimo mnuto e Destro che va ancora in gol. E tutti gli altri. Tutti ce fanno innamora’. Turn over? Per Garcia questa parola non ha senso, la rosa della Roma è composta da titolari che possono alternarsi a seconda delle esigenze. Una squadra che già oggi può gareggiare in diverse competizioni. E dunque tra due giorni riaffronteremo la Juventus in Coppa Italia. E ce la giochiamo. Non abbiamo paura, non abbiamo niente da riscattare, dobbiamo prenderci quello che ci spetta. Una stella che brilli sul petto. E poi, avanti a macinare punti in campionato, perché non è scritto da nessuna parte che non si possa rimontare. Non sarebbe un miracolo ma la giusta apoteosi di una stagione meravigliosa, sospinta da un pubblico che merita questo e altro. Non siamo Romanisti per caso. P.S.: solidarietà a quell’unico, eroico, tifoso del Livorno che ha indefessamente sventolato la sua bandiera. Contro questa Roma non poteva fare altro.

 

Il Romanista – C.Fotia

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