Il ritorno dei maghi e quello del pubblico

SportWeek (P.Bergonzi)Il Luna Park del calcio riapre con una serie di nuove attrazioni. Tornano il “corto muso” di Allegri alla Juve, il “rumore dei nemici” di Mourinho alla Roma, le “galline del Cioni” di Spalletti al Napoli e la Lazio riscopre la sigaretta sempre accesa di Sarri. L’Inter dello scudetto ha salutato Conte per abbracciare Simone Inzaghi. Tra le prime sette in classifica nell’ultimo campionato, soltanto Milan (Pioli) e Atalanta (Gasperini) hanno la stessa panchina, allargando lo sguardo a tutta la Serie A sono 12 i cambi di allenatore, un record. Ma sono soprattutto i grandi ritorni, di Mou, Allegri, Sarri e Spalletti a creare l’attesa. 

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L’Inter campione d’Italia appare molto più vulnerabile, senza l’ossessione agonistica di Conte e senza Lukaku ha perso due pilastri su cui reggeva il miracolo nerazzurro, ma resta una squadra fortissima con gli innesti di Dzeko e Dumfries può continuare a sognare. I bookmakers vedono favorita la Juventus di Allegri, il più prestigioso usato sicuro che ci sia. Il resto lo scopriremo giornata dopo giornata, con la granitica certezza che grazie a questi personaggi di grande spessore tecnico e di dialettica colorita ci divertiremo prima, durante e soprattutto dopo le partite. Questi nuovi allenatori sono stelle del Luna Park che sta per riaprire, valgono il biglietto e un posto negli stadi che, finalmente, si riempiranno al cinquanta per cento. Anche questo è un piccolo, grande passo avanti.

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