L’addio di De Rossi è stato come un pugno in faccia per ogni tifoso romanista. In ogni luogo della città, in ogni bar e Roma Club non si parla di altro. “Stavolta hanno toccato il fondo” dice Vincenzo Mantini, presidente del club di Garbatella. “Sapete quale Roma ho amato di più? Quella degli anni 70 che non vinceva mai, ma almeno c’era passione“. Per Alessandro invece “Francesco e Daniele valgono più di 10 scudetti“. Due chilometri più ad ovest c’è Testaccio, culla del tifo romanista. Nel club omonimo Maurizio Rosi, membro del direttivo, paragona la Roma a: “Una casa che giorno per giorno viene smantellata, poi dove dormi?“. Voce unica fuori dal coro quella di Rita Brandi, avvocato del club: “Ho amato De Rossi ma ci sta che a 36 anni uno possa smettere“. Lo riporta il Corriere Dello Sport.