Corriere dello Sport (L. Scalia) – Premessa: non esiste un caso Dybala. L’argentino ieri non si è allenato a Trigoria e molto probabilmente non sarà impiegato nella trasferta contro l’Elfsborg. Non sarebbe una novità. Il numero 21, infatti, conosce il suo corpo: sa quando deve riposare, quando può spingere e quando non c’è motivo di rischiare. E allora è meglio saltare un paio di partite per poi dare una mano concreta alla causa Roma nel futuro più immediato. La questione è semplice perché in forma sposta gli equilibri. Lo dicono anche i numeri: la media punti con la Joya in campo è di 1,81 a partita, senza di lui si scende quota a 1,30.
“Dybala sta bene, tutti gli esami strumentali sono stati negativi, ma non vogliamo rischiare nulla e abbiamo preso una decisione che è troppo importante. Il campionato è ancora lungo e non lo abbiamo utilizzato. È un ragazzo speciale, un giocatore speciale”, ha detto Juric mettendo il focus sul mancato utilizzo di Dybala contro il Venezia. Durante il primo tempo di Roma-Athletic Club, il talento argentino ha avvertito un indurimento al flessore della coscia sinistra e ha lasciato il campo all’intervallo. Gli esami hanno esclusi lesioni. Alla fine, quindi, Dybala potrebbe presentarsi domani alla rifinitura e seguire la squadra in Svezia, ma se si va verso l’esclusione è possibile che il suo nome non compaia nella lista dei convocati. A incidere c’è anche la questione del campo in sintetico dell’Elfsborg, non ideale per la tenuta delle ginocchia. In più il meteo non promette nulla di buono per questa trasferta infrasettimanale.
La sensazione è che Paulo possa restare nel quartier generale per limare i dettagli e capire se è davvero pronto per rientrare dal primo minuto in campionato. È ovvio che lui vuole esserci contro il Monza. Per due motivi principali. Il primo: vuole dare il suo contributo alla Roma da leader. Il secondo: conta di essere convocato da Scaloni, il ct dell’Argentina, durante la pausa del campionato, dopo aver indossato la maglia numero 10 (e nonostante il ritorno di Messi). Insomma, Dybala si sta autogestendo con la benedizione di Juric per il bene della Roma e per l’infinita voglia di indossare la maglia dell’Argentina.