La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – “Mi basta sperare o anche solo sognare di giocare quella finale“. In queste poche parole c’è condensato tutto il momento attuale di Leonardo Spinazzola. Ad iniziare dalla gioia e dalla soddisfazione di aver rimesso piede in campo lunedì scorso a Firenze, seppur per pochi minuti e in una partita che ha segnato una sconfitta dolorosa per la sua Roma. Ma in quei pochi minuti ed in quelle poche parole c’è la fine di un lungo dramma sportivo. E, probabilmente, anche l’inizio di un domani nuovo. Sicuramente diverso dal passato, non fosse altro perché segnato da quella ferita “emozionale”, come ama dire Mourinho.
Poi da luglio tornerà a correre e lavorare per il suo posto da titolare. Perché Spinazzola, a tutti gli effetti, è il titolare di quella fascia, di quel ruolo, di quell’angolo di campo da dove partono un po’ tutte le sue scorribande offensive. E, per ora, Spina pensa solo a giocare più partite possibile. Da qui a Tirana.