Corriere della Sera (G. Piacentini) – Che anno è stato il 2022 per la Roma? Quello del ritorno alla vittoria di un trofeo, la Conference League, dopo 14 anni di digiuno, e quindi positivo. Prima e dopo, però, nell’anno solare ci sono state ombre in mezzo a qualche luce. La classifica del 2022 della Serie A parla chiaro: con 58 punti la Roma è sesta. Un rendimento appena sufficiente, che se non ci fosse stata la vittoria europea sarebbe stato mediocre.
Alla luce di questi dati è possibile mettere José Mourinho tra i promossi? Sì, perché l’effetto Mou (7,5) c’è stato ed è stato evidente: oltre alla Conference, lo Special One ha dato una scossa all’ambiente, che ha risposto riempiendo sempre l’Olimpico.
Tra i promossi senza se e senza ma c’è Chris Smalling (8), unica vera certezza della difesa romanista. Il suo è stato un anno praticamente perfetto e per problemi fisici ha saltato due sole partite, a gennaio, contro Cagliari e Lecce (in Coppa Italia). Altro promosso a pieni voti, nonostante un leggero calo negli ultimi mesi, è Nicola Zalewski (7), che nel 2022 è esploso. Deve ritrovarsi, ma nel suo processo di crescita ci sta un passaggio vuoto.
Nonostante qualche problema fisico che ne ha limitato il rendimento, tra i promossi c’è Paulo Dybala (7,5), 7 gol e 2 assist in 12 partite. Il 2022 è stato un anno positivo per Pellegrini (7,5): il capitano ha chiuso in doppia cifra sia come gol (10) sia come assist (12). Sarà un anno da ricordare anche per i giovani Volpato (6,5), che ha trovato i primi gol (l’esordio era arrivato alla fine del 2021), e Tahirovic (6).
Tra i big possono far parte del gruppo Rui Patricio (6,5) e Matic (6,5), non Tammy Abraham (6-) che finisce tra i rimandati: prima parte di 2022 straordinaria (da 8), con 15 gol in 28 partite, seconda parte disastrosa (da 4), con 4 gol in 20 gare e la sensazione di essersi smarrito. Tra i rimandati c’è Zaniolo (6), che è entrato nella storia firmando la finale di Tirana, ma 7 gol (5 in Europa e 2 in Serie A) in 12 mesi sono pochi.
Possono, anzi devono, fare meglio Cristante (6-), Mancini (5,5) e Ibanez (6-). Tra i rimandati Celik (5,5), che dovrà dimostrare di meritarsi la fascia destra. Ci si aspetta di più da El Shaarawy (5,5), sempre poco continuo nelle prestazioni, e da Camara (6). Discorso a parte per Spinazzola (5): la rottura del tendine d’Achille è una gigantesca attenuante, la Roma e Mourinho lo aspettano perché il calciatore visto prima dell’infortunio è tra i migliori esterni in Europa. Ci si aspettava una crescita maggiore da Bove (6-), che ha trovato pochissimo spazio e per questo quasi sicuramente a gennaio andrà in prestito.