La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – Una difesa rock, anzi heavy metal. Veloce, aggressiva, martellante. Che attinge a piene mani alla passione sconfinata di Ivan Juric per i Metallica e i Megadeth. E che vuole stordire gli attaccanti dell’Udinese. Una difesa a tre di gladiatori che il nuovo tecnico della Roma vuole trasformare in un bunker per il presente e il futuro. Tre centrali da combattimento che il croato ha subito trovato a Trigoria al suo arrivo: Gianluca Mancini, Mario Hermoso e Evan Ndicka, a cui si aggiungono Mats Hummels (ormai lanciato verso la migliore condizione) e il giovane Under 17 Federico Nardin. Una miscela di grinta e qualità, muscoli e tecnica, tempismo e costruzione del gioco, che Juric rilancerà da domani all’Olimpico contro i lanciatissimi friuliani. Juric in settimana ha ripreso il discorso in fase difensiva spingendo sull’acceleratore e riprovando moduli e soluzioni.

Per Hermoso, in particolare, sarà la prima in casa tra Mancini e Ndicka e si potrà capire fin dai primi minuti quanto peserà la sua leadership in una sfida così importante. Superfluo dirlo, gli stessi giganti giallorossi saranno funzionali al tecnico durante il match anche per gli schemi d’attacco sui calci d’angolo o sui piazzati. Nella Roma i difensori potenzialmente goleador non mancano, visto che i centrali hanno già dimostrato in passato una chiara propensione offensiva, diventando anche valori aggiunti in attacco con i loro “superpoteri” sui palloni alti.