Il Mourinho social attacca gli arbitri e la Juventus

Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Muto in conferenza stampa, eloquente sul profilo Instgram. La doppia vita di José Mourinho si palesa alla vigilia di RomaBodø Glimt (stasera alle 21), che evidentemente lo ispira poco anche se due settimane fa, in Norvegia, i giallorossi sono stati asfaltati (1-6).

Il Mourinho “ufficiale” fa catenaccio nella sede prevista dall’Uefa: non risponde a domande su campionato, razzismo e arbitri. Il Mourinho “social” posta le fotografie del rigore sbagliato da Veretout in JuventusRoma (Chiellini e Mancini entrano in area prima del tiro) e di quello in JuventusZenit di Champions League. Commento: “Uno dei due rigori è stato ripetuto. Indovinate quale?”. Altro che silenzio stampa sugli arbitri e sul potere che esercita la Juventus sui fischietti italiani.

Passa in secondo piano, così, la sfida di Conference League che ha comunque segnato la stagione giallorossa. Da quel tracollo al circolo polare, infatti, Villar, Diawara, Reynolds e Borja Mayoral sono usciti dalle rotazioni, destinati alla tribuna e sulla lista delle cessioni per gennaio. E Kumbulla è stato recuperato solo per i continui acciacchi di Smalling, che anche stasera non sarà a disposizione.

La partita in Norvegia viene rivista a bocce ferme: “Abbiamo sbagliato tutti. Abbiamo perso come squadra e adesso come squadra vogliamo vincere. Non giocheranno, ovviamente, gli stessi di Bodø. Ho avuto troppe paure- del campo in sintetico, del freddo, degli infortuni, della stanchezza – ma non ho avuto quella paura di perdere che ti tiene concentrato per 90 minuti. Ho sbagliato io, abbiamo sbagliato tutti. Abraham non è più quello di inizio stagione? Il problema siamo sempre noi e non i limiti individuali”.

Il Mourinho picconatore, però, ritorna quando risponde a una domanda su Shomurodov, che nelle ultime partite è scivolato dietro a Felix nelle scelte in attacco: Mi fido di tutti ma ci sono dei momenti in cui i giocatori non stanno nel miglior momento, specialmente a livello di fiducia. Quanto a Felix non è in lista per la Conference League ma è un giocatore che ha qualità che noi non abbiamo. Cerca movimenti che facciamo poco. Siamo una squadra con tanti giocatori che vogliono la palla sul piede e ne abbiamo pochi che vogliono palla nello spazio. Pochi sono aggressivi come lui senza palla, nel modo di pressare e di trascinare la squadra. È un ragazzino, è lontanissimo dall’essere un prodotto finito o un titolare nella prima squadra, ma ha un profilo che merita di lavorare su di lui. Il miglior modo di farlo è dargli opportunità di giocare in prima squadra”. È l’ennesima dichiarazione sui limiti della rosa che ha a disposizione. Prevedibile, per stasera, poco turnover: sicuro Mkhitaryan trequartista al posto di Pellegrini, acciaccato; possibile Darboe al posto di uno dei centrali di centrocampo.

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