Corriere della Sera (G. Piacentini) – Tammy Abraham ci ha messo davvero poco per conquistare i tifosi della Roma. L’ex centravanti del Chelsea è diventato in poco tempo un idolo della tifoseria romanista, che in lui ha intravisto le doti del grande campione, ma anche quelle qualità umane indispensabili per entrare nel cuore della gente.
Tre gol finora in stagione ma soprattutto la sensazione di essersi integrato immediatamente nella squadra, grazie anche alla fiducia che Mourinho gli ha concesso fin dal primo giorno, facendolo esordire contro la Fiorentina con appena un allenamento fatto insieme ai nuovi compagni.
I tifosi già lo amano e il sentimento sembra essere contraccambiato. Quando è in campo, l’inglese sembra muoversi al ritmo con cui il pubblico sugli spalti scandisce il suo nome. Si sbraccia con compagni, avversari, arbitri e, soprattutto, si è già innamorato della Roma, della città e anche dell’inno. Prima del match contro l’Udinese, risolto proprio grazie a un suo gol, le telecamere lo hanno ripreso mentre lo cantava, accompagnando con le mani il coro della Curva Sud.
“È un inno fantastico – ha ammesso Abraham, lo canterò anche la prossima volta. Da quando sono arrivato mi hanno tutti fatto sentire come in famiglia. Sono felice di mostrare la mia passione e l’amore per il club, voglio dare il meglio per dimostrare tutto questo. Spero di poter fare qualcosa di speciale con i miei gol, abbiamo bisogno di avere i tifosi dalla nostra parte“.
La speranza di tutti i romanisti è che cominci già dalla stracittadina di oggi, la prima con la maglia giallorossa. “Da quando sono arrivato, nessuno ha mai smesso di parlarmi di questa partita e io non vedo l’ora perché l’atmosfera sarà fantastica“. Uno che può sicuramente spiegargli quello che proverà è Francesco Totti, che lo ha indicato come possibile uomo partita: “Quando arrivano questi giocatori – le parole dell’ex numero 10 – tutti pensano che possa essere l’uomo derby. È un giocatore formidabile. È stato un acquisto top, è predisposto a dare un contributo alla squadra. Nella piazza di Roma un giocatore come lui, che dimostra attaccamento, è fondamentale“.