Tuttosport (B. Ciullini) – L’Empoli contro la Roma non aveva che un risultato, la vittoria. Solo così avrebbe evitato la caduta in B e festeggiato un traguardo mai raggiunto nella sua storia: la terza salvezza consecutiva. Per la Roma una sconfitta senza scossoni: la notizia più dolorosa le è giunta prima di scendere in campo da Bergamo. Perché l’Atalanta superando il Torino 3-0 chiude al 4° posto negando all’Italia sei squadre nella più importante competizione continentale. A “rimetterci” sono proprio i giallorossi arrivati sesti.
Appena tredici minuti e la squadra di casa, più motivata, è passata con Cancellieri pronto a sfruttare l’assist di Gyasi. I giallorossi un po’ svagati in difesa hanno però le qualità davanti per fare male. La Roma continuava a spingere (60% di possesso palla e occasione per Abraham) fino a trovare il gol nel recupero, stavolta regolare, con uno dei suoi giocatori fino ad allora più in ombra, Aouar. In una sfida con tanti spazi e poco tatticismo la Roma non stava a guardare, con i suoi affondi teneva impegnata la difesa avversaria e con Zalewski colpiva il palo esterno. “Non abbiamo nulla da perdere, andate tutti in avanti” urlava Nicola. E così, ecco la magia di Niang, ecco l’urlo di gioia di tutti i compagni e dei tifosi. L’Empoli è salvo. Esplode la festa.