Un gioco di punti e di punte. Lazio, Napoli, Udinese e Roma sono tutte lì, una o quattro lunghezze l’una dall’altra.
Con dieci partite ancora da giocare, ognuna può sognare quel terzo posto così ricco e prestigioso. C’è chi ha un calendario abbordabile, chi un po’ più complicato, chi ha già disputato gli scontri diretti (per fare un esempio, la Roma li ha persi entrambi con la Lazio, per questo la distanza reale è di cinque punti e non quattro come dice attualmente la classifica), chi se li deve ancora giocare, vedi la squadra di Reja che aspetta il Napoli nel sabato di Pasqua poi dovrà far visita all’Udinese.[…]
Luis Enrique ha Borini con 9 reti e Osvaldo con 8 (9, se consideriamo la rovesciata con il Lecce, un gol che non risulta ufficialmente), entrambi con diciannove presenze. Media gol simile (come da grafico), 0,47 Borini e 0,44 Osvaldo. Nella Roma segnano un po’ tutti gli attaccanti, chi più chi meno ovviamente, nessuno tantissimo. Fabio e Dani sono stati fuori per parecchio tempo: la prima parte del campionato ha visto protagonista l’argentino, la seconda il giovane ex Chelsea. Ora Luis Enrique può contare su i due insieme. Due assi che il tecnico spagnolo potrà calare in questo rush finale di campionato. Sperando che anche le altre punte in rosa, aggiungano il loro contributo. Da Bojan a Totti, passando per Lamela, talentuoso giocoliere, abile come uomo assist ma finora con un insufficiente predisposizione al gol. Erik è fermo alla rete del pomeriggio-esordio con il Palermo lo scorso ottobre. Da lì, la mezza rete di Napoli, che la statistica racconterà come autogol di De Sanctis, poi basta. Eppure Lamela resta il predestinato, mentre il povero Bojan, che ha segnato più dell’argentino, e solo tre gol in meno di Lavezzi che, tra l’altro, nel Napoli è titolarissimo, viene considerato poco e niente.
Nel parco attaccanti romanista, va segnalato anche Totti, che però non fa più la punta ma «il regista offensivo» e che non segna in trasferta dal 1° maggio. Totti, come Bojan, è fermo a 4 reti, quindi 8 in due, come Osvaldo. È vero che la squadra di Luis Enrique non ha un solo bomber ma più di uno. Ma Di Natale e Cavani hanno segnato più di Osvaldo e Borini messi insieme. Insomma l’asticella generale va alzata. Se paragoniamo i gol complessivi delle quattro squadre scopriamo che la Roma ha segnato più dell’Udinese ma meno della Lazio e del Napoli. Parliamo di differenze minime, che in questo momento la classifica mette però in evidenza. La Lazio, terza, ha segnato 42 gol, il Napoli 52, l’Udinese 39, la Roma 41.[…]
Il Messaggero – Alessandro Angeloni