Il mese della verità per Smalling

Il Tempo (M. Juric) – Ansia no, ma un’attenta osservazione della situazione. Il rinnovo di Chris Smalling è uno degli argomenti caldi in casa Roma, soprattutto per le voci di mercato attorno al difensore. L’inglese ha il contratto in scadenza il prossimo giugno con un’opzione di rinnovo unilaterale fino al 2024. Al 50% delle presenze stagionali il calciatore – e solo lui – potrà esercitare la clausola rinnovando alle stesse cifre il contratto con la Roma.

Una situazione che sta iniziando a ingolosire diversi club. Come in casa Inter, dove sta montando l’idra di ripetere un’operazione Mkhitaryan, trovando a parametro zero una soluzione pronto uso per rafforzare la rosa di Inzaghi.

A Trigoria però regna la calma, in attesa alla 29esima presenza del difensore, scatti automaticamente l’opzione di rinnovo. Una condizione contrattuale che diventerà, tra poche settimane, bivio strategico per capire cosa vorrà fare il difensore inglese. Attivare la clausola e rimanere a Roma o ascoltare le altre proposte?

La Roma vuole rinnovare il contratto all’inglese ma alle giuste condizioni e soprattutto mantenendo il coltello dalla parte del manico. E allora perché non proporre il rinnovo anticipando le concorrenti? Perché all’interno di qualsiasi trattativa, la prima mossa sposta l’ago della bilancia dalla parte di chi attende. Il club, inoltre, vuole una dimostrazione concreta di voler restare nella Capitale. Basterà aspettare la metà di gennaio.

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