Il Gos ha deciso: varchi liberi per eliminare le code

file roma real

La Gazzetta dello Sport (A.Catapano) – La buona notizia, si fa per dire, è che quasi certamente bisognerà attendere il 21 maggio, finale di Coppa Italia, per avere un’altra grande sfida calcistica all’Olimpico (il Sei Nazioni di rugby non presenta le stesse criticità), e addirittura la prossima stagione per vedere in campo Roma o Lazio. La cattiva notizia è in realtà un invito plurimo alla rassegnazione: rassegnatevi, perché l’Olimpico è uno stadio dall’accesso complicato in una città perennemente congestionata; Roma e Lazio ci giocheranno ancora per qualche anno; e i controlli di sicurezza resteranno tali finché lo richiederà l’allerta terrorismo; quindi, se tra perquisizione della borsa e metal detector se ne vanno almeno 2’ a persona, l’intoppo, con conseguente fila, diventa inevitabile appena si alza il numero degli spettatori, oltretutto in un giorno infrasettimanale.

MA IL PALERMO… – Detto questo, è intollerabile che ci vogliano una o due ore per passare pre-filtraggi e tornelli. I controlli sono sacrosanti ma non si può chiedere alle persone di prendersi mezza giornata libera per andare a vedere una partita. Lo sa anche la Questura, bersaglio delle polemiche del post-Real, la quale, seppure giustamente indispettita dall’assenza di commenti sullo spettacolo di civiltà, tifo e sicurezza che è stata la partita sugli spalti, ha ammesso di «dover migliorare il modello organizzativo». Il Gos riunito ieri mattina per fissare il piano sicurezza di Roma-Palermo – piuttosto «vivace» lo hanno definito i presenti –, tra uno scarico di responsabilità e l’altro, con il Coni che ha lamentato la cattiva pubblicità che si rischia di fare alla candidatura olimpica, ha almeno deciso un primo intervento concreto: «liberalizzare» i varchi di accesso. Significa che da domani si potrà passare, per esempio, anche dal varco della Nord per entrare in Tevere. Non inciderà tanto su Roma-Palermo (previsti i soliti effettivi 20-25mila paganti), quanto sugli appuntamenti del futuro. Ma non ci si poteva pensare prima del Real?

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