A forza di aspettare l’Inter, Edin Dzeko è diventato indispensabile per la Roma. Le cronache del mercato raccontano che il gol del 2-2 al Real Madrid potrebbe essere stato il suo ultimo con la maglia giallorossa. A oggi però Paulo Fonseca ha costruito una squadra perfetta per il centravanti bosniaco. L’Olimpico invece non ha ancora deciso se stare dalla sua parte o meno e quel mix di fischi e applausi al momento della sostituzione racconta perfettamente la spaccatura nel pubblico romanista. Di certo l’Inter non è ancora arrivata a offrire i 20 milioni (e bonus) che chiede il ds Petrachi per cederlo: si annunciano rilanci in queste ore, ma anche alzando l’offerta da 15 a 18 l’ad interista Marotta si vedrebbe sbattere in faccia la porta. La verità è che l’unica carta per sbloccare l’affare, in questo momento, è Icardi. Ma la Roma non ha fretta di fare la proposta che ha in mente — 30/40 milioni più lo stesso Dzeko — e aspetta anzi che l’idea venga ai dirigenti nerazzurri per avere più potere contrattuale. In fondo le alternative non convincono, a partire da Mariano Diaz del Real. Se i test della scorsa settimana avevano mostrato una Roma ancora lontana dalla forma ideale, il debutto stagionale all’Olimpico contro la squadra spagnola ha mostrato elementi di crescita sostanziali. A cominciare da Zaniolo: l’assist per Perotti con percussione fenomenale a destra e altre giocate. Crescita che invece manca ancora alla difesa. Infatti ieri sera più che mai si è palesato il bisogno di intervenire sul mercato per dare a Fonseca un centrale di difesa che non faccia rimpiangere Manolas. Più di Rugani, Petrachi vuol regalargli Lovren del Liverpool. Serve tempo, la Roma non ne ha più molto. Lo riporta La Repubblica.