Corriere dello Sport (L. Scalia) – “Scarso a chi?“. L’avrà pensato Saud Abdulhamid quando l’arbitro ha fischiato tre volte mandando in archivio Roma-Braga. In un colpo solo l’esterno ha cancellato l’etichetta di bidone, diventando l’eroe della serata.
Il suo gol ha fatto venire giù l’Olimpico e ha creato un rimbalzo mediatico clamoroso in Arabia Saudita. Saud, del resto, ha scritto la storia diventando il primo calciatore arabo a segnare in Europa League e di riflesso con la maglia della Roma.
Migliaia i commenti sui social dei suoi connazionali, che sono impazziti quando quella palla ha gonfiato la rete del Braga per il momentaneo 2-0. “Sono contento per il gol, per i tifosi e per aver vinto”, ha detto a fine gara con il solito sorriso smagliante.
L’esultanza è stata genuina. Il tiro potente e preciso, per nulla scontato. Saud ha scaricato una fucilata appena sotto la traversa. Qualcuno, scherzando sui social, ha paragonato la sua accelerazione a quella di Ronaldo. A dirla tutta ha convinto al di là della marcatura. Non ha sbagliato niente, risultando attento in difesa e fastidioso quando affondava sulla destra. Tante le cose buone: dall’assist geniale per Soulé fino al tocco che ha costretto il portiere del Braga a intercettare la palla con il braccio fuori area. Insomma, Saud si è preso una rivincita grande così.