Domani sera contro il Porto toccherà a Nicolò Zaniolo fare da spalla a Edin Dzeko in quella caccia al gol che potrebbe essere indispensabile per i quarti. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il centravanti bosniaco porta in dote la storia, il centrocampista italiano l’entusiasmo. Una miscela potenzialmente eccellente, tanto più che il pozzo a cui attinge Dzeko non è così vetusto come i 33 anni alle porte lascerebbero pensare. Nell’anno solare 2018 infatti, insieme a Lewandowsky del Bayern Monaco, è stato il cannoniere principe della Champions League con 10 gol: difficile non fidarsi di lui con questi numeri. Chi di cui invece tutti si fidano è Zaniolo, nonostante sui social qualche illuminato faccia notare che «da quando la mamma è diventata famosa», lui non segna più. Al netto delle chiacchiere, lui è pronto, anche se Di Francesco deve decidere se farlo giocare esterno alto oppure trequartista nel 4-2-3-1. La faccia sfrontata della Roma contro il Porto sarà quella di Dzeko e Zaniolo, un «vecchio» e un giovane in cerca di futuro.