Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Lo spettacolo del derby non è solo quello in campo ma anche (e per alcuni soprattutto) quello offerto dall’Olimpico tra due tifoserie che si sfidano a distanza per rivendicare il predominio dei propri colori sulla capitale. Olimpico sold out, tifosi provenienti da ben 113 Paesi e incasso più alto di sempre nel derby.
Prima del fischio d’inizio del match la Roma ha voluto ricordare Carlo Galli, ex attaccante in giallorosso dal 1951 al 1956. Poi sui maxischermi la sorpresa di Francesco Totti al figlio Cristian, allo stadio con la sorella Chanel. Nel giorno del 17º compleanno del ragazzo, l’ex capitano ha fatto proiettare sui tabelloni dell’impianto una foto che lo ritrae insieme a Cristian nel giorno del suo addio al calcio nel 2017.
Il 75% dell’Olimpico riservato ai romanisti ha esposto la doppia coreografia: prima – naturalmente – la Curva Sud e i Distinti: i settori si sono colorati di bianco, nella parte bassa e alta, mentre al centro gli immancabili due colori del club. Poi un enorme telo con sopra disegnato Amadeo Amadei affiancato dal primo logo del club e dal vecchio stemma della città con la sigla S.P.Q.R.
Sotto lo striscione: “1927: Noi decidemmo di essere Roma!“. Prima e durante la partita tanti sfottò verso la Lazio e la retrocessione in Conference: “Non snobbatela, noi ci teniamo“, lo striscione in Tribuna Tevere con l’ultima lettera a forma del trofeo europeo vinto dalla Roma a maggio.