Il Messaggero (P. Liguori) – Quando torna il vero Mourinho, il nostro amatissimo Josè? Oggi a Cagliari, contro il grande romanista Ranieri, che stava per vincere un inaspettato scudetto e fu mandato via con troppa fretta? Ma oggi Claudio guida una pattuglia che cercherà punti fino alla morte e Josè, ha già riperso, per infortunio e sfortuna, il Capitano Pellegrini.
Che rabbia, giovedì sera, dopo ì migliori 11 minuti di vera Roma. Il rischio è che“quel” Mourinho non lo vedremo più, perché sembra stanco, sfiduciato, non più il motore inarrestabile, nonostante adesso abbia soddisfazioni dagli attaccanti. Ma non sembra la squadra il suo (e anche il nostro) problema, piuttosto i rapporti quasi inesistenti con la società.
Mourinho, che è uomo d’onore, ha dichiarato: resterò fino alla fine, ma poi andrò in Arabia. Così, tanto per dire, e per molti tifosi sarebbe un’altra sanguinosa ferita, dopo la vicenda Totti. E io ricordo che, proprio citando Totti ha usato l’aggettivo “romanismo”: ecco, uno che ha capito tutto, che ci ha guardato dentro e conquistato. Il nostro è romanismo e, mi sembrava, anche il suo. Magli americani sono strani, diversi. provate a chiedere a Maldini. Magari, Totti e Mourinho fanno ombra: troppo loro, poco il resto. Balle, sono la ragione per cui “maciniamo chilometri”, fino a Cagliari.