Corriere dello Sport (R. Maida) – In tre giorni si costruisce il domani. Mourinho e Dan Friedkin ieri hanno avuto il primo contatto a Trigoria: un incontro di cinque minuti nel quale si sono salutati per la prima volta dopo la finale persa a Budapest, senza però ancora parlare di futuro e di prospettive per la prossima stagione.

Il colloquio con la proprietà è ovviamente dirimente per immaginare la Roma che verrà, anche sotto il profilo dirigenziale. Perché la presenza di una figura carismatica, che abbia un forte impatto mediatico e possa esprimere la linea politica del club nella situazioni delicate, è una delle richieste dell’allenatore. Un Totti che non sia per forza un Totti. In passato si era parlato di Zibì Boniek, che ha sempre smentito trattative ma tornerebbe volentieri alla Roma.

Il quinto anno consecutivo senza Champions League rende più stringenti gli obiettivi. Il sesto posto, o comunque la conferma in Europa League, è diventato molto importante da un punto di vista finanziario.

Ai conti si sta interessando ora Lina Souloukou, l’amministratrice delegata, considerata una delle manager più preparate nel calcio internazionale. Ma Souloukou non si occupa solo di bilanci. Sceglie anche in prima persona i collaboratori. Così si spiegano le voci su un possibile arrivo alla Roma di Francois Modesto, ora direttore sportivo del Monza. I due hanno lavorato insieme all’Olympiakos. Al momento non c’è niente. Però è chiaro come la posizione di Tiago Pinto sia uno dei temi da affrontare.