La Repubblica (S.Fumarola) – […] Carlo Conti parte senza Maria De Filippi che distribuisce in platea il portachiavi con la sagoma del conduttore. A furia di essere chiamata “queen Mary” deve averci creduto: porta un collier di diamanti e smeraldi degno della regina Elisabetta. Perché invitare tanti ospiti quando c’è Francesco Totti? Con lui il festival va in gol. Autoironico, reduce dal trionfo della Roma con la Fiorentina, squadra di Conti («Ciao campione», lo saluta il conduttore), è un talento comico naturale. Presenta Nesli & Alice Paba, vincitrice di The voice: «Che forse, boh chissà, l’ha fatto pure Ilary, poi vedo a casa». Ma è nell’intervista a dare il meglio di sé. In caso di difficoltà economica, accetterebbe come in Proposta indecente che la sua donna passasse una notte con un milionario? «No perché sono troppo geloso. Ma forse lo chiederei a lei». Se il figlio Cristian nascondesse una maglia della Lazio nel cassetto? «Rispetterei la scelta, ma me pare impossibile». Il brano scritto da Cheope diventa di Sciopé, e l’Ariston esplode in una risata. «Gli scherzi? Una volta nello spogliatoio ho trovato i calzini tagliati, uscivano le cinque dita, sembravo Padre Pio (che portava i guanti senza dita, ndr) ». Totti tra vent’anni? «Non mi vedo più come giocatore, si saranno stufati. Occuperò un ruolo, nella Roma o anche no». Pubblico in delirio per i palloni autografati calciati in galleria. La canzone preferita di Sanremo? «Povia, Il piccione». Applausi.
Dopo il 50% di share, Maurizio Crozza affronta Carlo & Maria. «Per governare il paese non avreste neanche bisogno del premio di maggioranza, vi ha già chiamato Mattarella per darvi l’incarico? Rimedio io». Ed ecco la parrucca argentata e gli occhiali del Presidente: «Care Marie, cari Carli, voi due avete la maggioranza del paese, ho sciolto le Camere. Gentiloni non l’ho avvertito, tanto lui dove lo metti sta: se sta al governo governa, se lo metti alle finestre fa i vetri. Formate un nuovo governo entro sabato: per i ministri fate voi, tanto chiunque, anche Clementino, farebbe meglio di Padoan. Suggerisco solo agli Esteri Al Bano invece di Alfano: cambia una consonante, ma raddoppia la conoscenza dell’inglese». Poi l’invito a fare figli: «Italiani, trombate. Sono felice perché è partita la gara dei giovani. Godiamoceli, potrebbero essere gli ultimi. A Sanremo quando nasce un bambino lo portano in trionfo come il Re Leone» insiste Crozza. «Il comico fisso sono io, che ho quasi 60 anni. Totti ha cominciato a giocare con Sivori e lo chiamano ancora Pupone. Vuole uno stadio nuovo per avere la panchina con alzata assistita». L’omaggio alle donne: «In Italia la notizia che un’azienda assume una donna incinta di nove mesi finisce in prima pagina, come se Trump baciasse un messicano. Se una donna è in stato interessante, lo Stato è disinteressato. Perché lo Stato è maschio. Le donne fanno figli, se ne occupano, si laureano con voti migliori, e non trovano lavoro. E quando lo trovano vengono pagate meno di noi. Dio ha fatto Adamo e poi con l’upgrade ha fatto la donna». Saluta: «Totti è un grande, ha presentato benissimo. Ho capito chi condurrà il prossimo festival: Bonolis». […]