Tuttosport (N. Schira) – E pensare che il dt Ghisolfi a fine agosto l’aveva ceduto in prestito agli austriaci del Lask. Per fortuna di Niccolò Pisilli e soprattutto della Roma intervenne Daniele De Rossi, chiedendo a gran voce di mantenere in rosa il giovane centrocampista, che qualche giorno dopo fu lanciato a sorpresa titolare contro la Juventus, sino a imporsi domenica col gran gol vittoria sul Venezia che gli è valsa la preconvocazione in Nazionale da parte di Spalletti, assieme a Daniel Maldini, come detto ieri dal ct Luciano Spalletti. L’inizio di una favola per il classe 2004 che, da allora, non ha più smesso di stupire. Ottime prestazioni e una personalità da veterano che gli stanno permettendo di prendersi un ruolo importante nelle gerarchie della mediana giallorossa, scalzando un campione del mondo come Leandro Paredes e oscurando, almeno per ora, il colpo Manu Koné (pagato l’ultimo giorno di mercato 23 milioni al Gladbach).
Della serie: forse era meglio guardarsi intorno per scoprire che a Trigoria c’era un gioiellino meritevole d’attenzione. E pure di parecchio spazio in prima squadra. Se ne fossero accorti prima, magari i dirigenti avrebbero dirottato parte del budget speso nella campagna acquisti per il centrocampo (46 milioni investiti sui duo Le Fée-Koné) su qualche esterno difensivo, visto che a destra manca uno specialista di alto livello. Pisilli, infatti, ha rappresentato uno dei tanti argomenti in cui sono emerse le diversità di vedute tra il management e l’ex allenatore De Rossi. Acqua passata che non macina più, verrebbe da dire.
Ora il gioiellino di Casal Palocco, fatto debuttare tra i grandi da José Mourinho nel maggio 2023, si appresta a diventare un punto fermo della Roma non solo del presente, ma anche del futuro. Già avviati i dialoghi coi suoi agenti Giorgio Ghirardi e Miriam Peruzzi per il rinnovo del contratto (attualmente in scadenza tra 20 mesi) fino al 2029. Previsto naturalmente un robusto adeguamento dell’ingaggio. Un’intesa che non dovrebbe tardare ad arrivare, anche perché la volontà di tutte le parti e la medesima: andare avanti insieme e ancora a lungo, sulla falsariga di Totti, De Rossi e Pellegrini. Tutti accomunati a Pisilli dall’essere romani, romanisti e cresciuti nel vivaio.
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