Corriere dello Sport (P. Vannini) – Il dilemma di Mirri. Il presidente, ebbro di gioia dopo le fortissime emozioni della sua seconda promozione in 3 anni (ma la prima dalla Serie D non l’aveva potuta festeggiare a causa dell’imperversare del Covid), parte stamane per un viaggio di tre giorni.
Destinazione top secret, ma è facile ritenere che dovrà definire l’ingresso del soggetto destinato ad acquisire la maggioranza della società: la serie B cambia gli scenari ed allenta anche molte preoccupazioni grazie ai contributi dei diritti Tv.
Sul tavolo ci sono due offerte allettanti ma diverse ed è su quelle che Mirri dovrà ragionare con oculatezza: con il City Football Group l’accordo verbale esiste da tempo, fornirebbe certezze economiche e tecniche e farebbe entrare il Palermo nell’orbita di una delle holding più importanti del calcio mondiale, ma restando essenzialmente un club satellite di una galassia con tanti altri interessi.
L’inserimento di James Pallotta ha altri connotati, perché il Palermo passerebbe ad un proprietario unico, intenzionato a puntare sull’entusiasmo della piazza e che ha già un vissuto nel calcio italiano, anche se non fortunatissimo, con la Roma.
I consulenti di Pallotta non hanno bisogno di presentazioni, l’uomo di riferimento è sempre Franco Baldini, che vive a Londra ma conosce a menadito il mondo del nostro pallone. L’interesse dell’ex patron giallorosso non è improvviso ma è tornato ad accendersi dopo parecchi alti e bassi, grazie alle imprese della squadra e soprattutto alla clamorosa risposta di pubblico che non lascia indifferenti imprenditori che studiano un investimento.