Repubblica (M. Juric) – «La pallavolo è un’altra cosa». È iniziato tutto così, con quella che solo a prima vista è una battuta. Poi il ritornello, a forza di ripetizioni, è entrato nella testa dei giocatori. Tanto che ora la Roma, rischia di restare invischiata in una complicata controrivoluzione. Si parla del comparto sanitario del club. All’inizio dell’estate, in nome della spending review, la società giallorossa ha stracciato i contratti di medici, fisioterapisti e massaggiatori. Poi si è affidata a Roberto Vannicelli, nuovo responsabile sanitario con una lunga esperienza nel mondo del volley. Così è nata la battuta. Nello spogliatoio ci si interroga sulle scelte del club, sull’ingaggio di professionisti che con il calcio non hanno mai avuto a che fare. Il risultato è che da oltre un mese Vannicelli lavora sotto pressione, cercando di costruire il necessario rapporto di fiducia con l’allenatore e gli stesi calciatori. Fatto sta che sulla graticola accesa dai malumori dei calciatori sarebbe finito pure Emanuele Gregorace, nuovo medico sociale del club. II 31enne è stato sponsorizzato da Walter Martinelli, capo dei fisioterapisti del club e uomo di fiducia del presidente Friedkin. Una rivoluzione approvata dalla ceo Lina Souloukou e imposta all’allenatore.