Il calcio che non Var: Sarri, Conte e Fonseca, quanti dubbi

E meno male che l’introduzione della Var doveva silenziare qualsiasi tipo di polemica arbitrale. Risolverà tutto, niente più errori, niente più discussioni: pia illusione. Nonostante la possibilità di ricorrere al sussidio tecnologico, si continua a polemizzare. Perché il suo utilizzo, che in Serie A è cominciato dalla stagione 2017-18, non è chiarissimo. Non lo è per chi assiste davanti alla tv ma, cosa molto più grave, non lo è nemmeno per gli addetti ai lavori più strettamente legati a ciò che avviene in campo. Fonseca non è entrato troppo nello specifico, pur esprimendosi in maniera abbastanza chiara. A domanda esplicita sulle frasi di De Laurentiis del post Napoli-Atalanta, Fonseca ha risposto così: “Non commento le frasi degli altri. Di certo finora abbiamo visto tanti errori, ma domani a fine partita mi aspetto di non stare qui a parlare dell’arbitro. Questo sì”. Lui ne ha parlato spesso, finora, e gli è costato anche tanto. Subito dopo il pareggio interno con il Cagliari di inizio ottobre, aveva platealmente protestato contro l’arbitro Massa soprattutto per un gol annullato a Kalinic, beccandosi due giornate di squalifica, poi ridotte a una sola. E solo il poker rifilato a domicilio all’Udinese ha aiutato Fonseca a non lamentarsi dell’espulsione di Fazio, che sarebbe dovuta passare dalla Var. Lo riporta La Gazzetta Dello Sport.

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