Repubblica.it (L.Baccolini) – Ventitremila spettatori, indicava ieri il termometro del botteghino sulla sfida di domani tra Bologna e Roma. Dodici anni fa era la media, oggi è addirittura il record stagionale, con relativo primato d’incasso (superiore in proiezione ai 600.000 euro). Può bastare questo a confortare il ritorno di Joey Saputo in Italia, visto che la sua visita è motivata soprattutto dall’impellenza di definire con l’amministrazione i dettagli del nuovo Dall’Ara, verosimilmente più piccolo di quello attuale, con le curve avvicinate a picco sul campo e il tetto a protezione degli spalti. Quando si sarà compiuto il progetto dell’architetto Gino Zavanella, una partita da 25.000 presenze come quella di domani non sarebbe lontana dal tutto esaurito.
Stavolta, insomma, è innegabile che si sia riacceso un certo entusiasmo, rintuzzato dalle due vittorie consecutive di Donadoni, dalla sosta di campionato che aumenta l’acquolina e dalla diffusa convinzione di non andare più al patibolo: Destro s’è ripreso, la Roma invece non avrà né Gervinho né Salah. Il nuovo allenatore, intanto, si è concesso una visita fuori programma nello studio del sindaco, a Palazzo d’Accursi. Per la partita non mancherà neanche Joey Saputo, in arrivo in città, per definire con l’amministrazione gli ultimi dettagli sul restyling dello stadio. Donadoni ha incontrato anche l’assessore allo sport Luca Rizzo Nervo e visitato le sale della giunta. “Non era una visita ufficiale“, ha spiegato il Bologna, ma una sorpresa del tecnico che si trovava a passeggio in piazza Maggiore.
Tolto dunque il settore ospiti da 2.500 posti, andato esaurito in poche ore, anche la curva San Luca sarà finalmente ben ripopolata, dopo lo scarnificato debutto in cui figuravano appena 220 tifosi contati. Per superare quota ventimila, quest’anno c’era voluto bisogno dell’Inter, l’ultima partita vista da Saputo, prima dell’esonero di Delio Rossi. Con i nerazzurri, a proposito, stanno montando in questi giorni fitti contatti di mercato. Da Milano han cominciato a interessarsi ad Adam Masina, sondando la possibilità di prelevarlo già per gennaio (il rifiuto di Casteldebole è stato immediato). Qui, invece, si son gettate le basi per arrivare ad Andrea Ranocchia, l’esperto difensore centrale utilizzabile anche nella difesa a tre che Donadoni potrebbe provare durante la sosta natalizia. La trattativa è solo allo stato larvale, perché di mezzo si frappongono un ingaggio cospicuo e offerte più allettanti dalla serie A. Roma inclusa. Ma se dovesse partire Oikonomou, che tanto piace ancora a Sarri, tutto potrebbe essere riscritto.