La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Va bene, ha vinto il girone, ha vinto in Bosnia (gli azzurri ringraziano, ma chissà se gli amici Dzeko e Pjanic avranno accettato le scuse), dagli addetti ai lavori è considerato persino nel gruppetto (allargato) delle potenziali squadre in grado di vincere il Mondiale perché benedetti da una generazione di fenomeni, ma volete mettere un Belgio senza Radja Nainggolan? Diversi del manipolo di tifosi presenti allo stadio di Sarajevo, due giorni fa, hanno invocato il Ninja perché – volete mettere? – quelli bravi e maledetti piacciono a tutti. Nainggolan, d’altronde, è uno che non si nasconde. Quando ha il tempo libero adatto, gli piace fumare un po’, bere un bicchiere di roba buona, di sicuro divertirsi o – come diceva Spalletti — «dare tanti baci», però il suo rendimento non ne ha mai risentito. Anzi, probabilmente è così che trova il proprio equilibro personale. Perché i calciatori sono persone e non soltanto macchine brave a dare calci. Legittimamente, causa anche qualche minimo ritardo nelle riunioni tecniche, il c.t. Martinez impone al gruppo le proprie regole, ma altrettanto legittimamente gli addetti ai lavori considerano una bestemmia – tecnicamente parlando – che Nainggolan non sia in Nazionale.
DI FRANCESCO GODE – Chi di sicuro non se ne cruccia, però, è Eusebio Di Francesco. L’allenatore della Roma, infatti, sa bene come il belga sia l’unico centrocampista – tra quelli che hanno giocato come titolari – a non avere acciacchi preoccupanti. Per il resto, l’infermeria a Trigoria lavora a ritmo sostenuto, visto che De Rossi ha un’infiammazione al tendine del ginocchio a causa di una cisti, Strootman accusa un edema alla coscia dopo la botta riportata in uno scontro con Borini durante la partita col Milan e Pellegrini è in recupero per via di un altro edema al polpaccio. Se il capitano ci sarà quasi sicuramente, almeno uno degli altri due dovrà stringere i denti. Motivo importante per augurare tanta salute a Nainggolan, il cui ritorno (spesso) nelle zolle da trequartista – in posizione spallettiana – è una delle chiavi del nuovo decollo della Roma.
LO SPOSO – In attesa della sfida al Napoli, il Ninja ieri si è goduto il giorno libero partecipando a «Roma Sposa», la rassegna di sfilate di moda a cui prende parte anche la moglie Claudia Lai. Un modo significativo per continuare a vivere la città a tutto tondo, senza freni, in stile Nainggolan. In fondo il suo matrimonio con la Roma è il modo migliore per dimostrarlo.