La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – La Roma sul fronte attacco ha scelto di non percorrere la strada della contrapposizione ma della sinergia, provando così a fare un colpo doppio: prendere un baby talento da crescere e un senatore pronto all’uso. Non è un mistero che i nomi pronti sul taccuino siano quelli di Marcos Leonardo del Santos, 20 anni, e Marko Arnautovic del Bologna, 34 anni. E la strana coppa Marcos & Marko può nascere grazie a una levatrice assai particolare, ovvero la cessione di Ibanez in Premier.
L’offerta del Nottingham Forest, infatti, è ciò che occorre al club giallorosso per potere avere il denaro utile a chiudere i due colpi offensivi. Ieri pomeriggio si era sparsa voce che l’offerta “british” non fosse vera, in realtà è stata la stessa Roma a confermarlo, pur sapendo che il difensore brasiliano non farebbe salti di gioia nel lasciare la Capitale per una società inglese di terza fascia (da qui il tentativo di depistaggio dell’entourage di Ibanez).
Il brasiliano però sta capendo che giocare nel campionato più mediatico del mondo può essere una occasione importante, tanto più che la presenza di Ndicka e Llorente di fatto limitano i suoi spazi nella Roma. Comunque il club giallorosso, pur sedendosi al tavolo con il Nottingham, ha fatto presente che la sua richiesta è 30 milioni, perché il 10% sono da dare all’Atalanta, secondo le clausole stabili al momento dell’acquisto.
Il motivo è chiaro, visto che sono i soldi che servono per poter alzare l’offerta al Santos (senza superare i 18 milioni, bonus compresi) e non complicare troppo le clausole di pagamento. Tutto questo, ben sapendo che Marcos Leonardo ha già accettato la proposta giallorossa e quindi agevolerà anche lui la trattativa per far sì che l’affare si possa chiudere a breve.
Discorso diverso quello per Arnautovic. Dopo che il Bologna ha detto di no alla richiesta di prestito, la Roma è disponibile a pagare il centravanti austriaco, ma non una cifra superiore ai 4-5 milioni. Insomma, i rossoblù sono alle strette perché, dopo lo sfogo di Thiago Motta sulla fragilità del mercato fatto finora e tenendo conto che Arnautovic è l’idolo dei tifosi, hanno capito che dovranno muoversi con grande cautela per far sì che l’affare si chiuda.
L’austriaco, che conosce Mourinho dai tempi dell’Inter e ha mantenuto contatti anche in questi giorni (a luglio è stato anche nella Capitale), ovviamente accetterebbe ben volentieri il trasferimento alla Roma, così come farebbe anche Morata, la cui operazione però è incompatibile con le necessità finanziarie giallorosse, tanto da fargli dire ieri: “Noi giocatori non controlliamo il mercato. Al momento la Roma non è un’opzione, non è nella mia testa. Mourinho è un grande allenatore, è stato lui a darmi l’opportunità di giocare la prima partita da professionista. Gli sono molto grato e gli auguro il meglio”.
Sembra un addio a denti stretti, anche se da Trigoria si sussurra che allo spagnolo arrivino ancora telefonate per tenere calda la pista. I 21-22 milioni d’ingaggio chiesti dall’Atletico Madrid e i 5 milioni d’ingaggio (bonus compresi) fino al 2027, però la raffreddano. Morale: se l’affare Ibanez andrà in porto, dovranno essere Marcos & Marko a consolare Mourinho. La Roma ci conta.