Ibañez è tornato big. Ora l’esame Allianz

Corriere dello Sport (G. Marota) – Quando i grandi cadono fanno più rumore. Dando per buono questo assunto, e valutando nel complesso il rendimento di Ibañez, forse si dovrebbe considerare la possibilità che la figuraccia del derby fosse figlia di una serata storta. Niente di più.

[inline]

Nelle altre 32 partite in giallorosso le sbavature del brasiliano sono state talmente poche da non pesare sul risultato finale. Anzi, spesso il giovane Roger ha rappresentato il baluardo della difesa. Lazio-Roma resterà una macchina per quanto vale la stracittadina nella Capitale, ma al brasiliano va riconosciuto il merito di esserci rimesso in carreggiata.

[inline2]

Contro il Verona, ad esempi, ha comandato la difesa con l’autorità di un generale: sempre pulito negli anticipi, forte nei contrasti, rapido nei recuperi e decisivo sui salvataggi. Una gara da 7,5 in pagella, oro colato per uno che di mestiere sventa pericoli anziché crearli.

[inline3]

In Brasile lo paragonano già a Thiago Silva, ai romanisti ricorda Marquinhos che oggi guida da leader la difesa del Psg vicecampione d’Europa. Sabato pomeriggio allo Stadium visto l’infortunio di Smalling, Ibañez potrebbe essere dirottato in mezzo agli altri due centrali nella posizione che ritiene più congeniale. Il cliente scomodo da marcare si chiama Morata, accompagnato da quel Cristiano Ronaldo che è spauracchio di tutte le difese.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti