Corriere dello Sport (C. Zucchelli) – Adesso Roger Ibañez è davvero ad un passo dall’addio alla Roma. Il brasiliano ha capito che la sua avventura è ai titoli di coda. Le offerte ci sono e sono arrivate a due intermediari diversi che lavorano con lui: da una parte c’è il Nottingham Forest che mette sul piatto 20 milioni più 10 di bonus, dall’altra c’è l’Al-Ahli che ne mette cinque in più di parte fissa. Queste le cifre alla Roma.
Poi ci sono quelle a Roger: quattro o cinque anni di contratto a quattro milioni in Inghilterra, sette o otto in Arabia. Stipendi che a neppure 25 anni possono far girare la testa e sono l’unico vero motivo che sta spingendo il difensore lontano da Roma. E che ha fatto sì che l’offerta araba fosse quella in grado di convincere davvero il giocatore. Non c’è ancora il sì definitivo, ma sembra questione di ore, con le visite mediche in programma a Parigi. Quando? Presto.
Alla fine, più che una questione tecnica, è una questione di soldi. Soldi che a Trigoria faranno molto comodo sia per il presente, cioè il mercato attuale, sia per il futuro. E il futuro ha il nome e il cognome di Paulo Dybala. Perché è vero che la clausola dell’argentino (12 milioni per l’estero, 20 per l’Italia) è scaduta a fine luglio, ma è vero anche che si riattiverà alla prossima finestra di mercato. A gennaio. A meno che la Roma non rinnovi al suo leader tecnico (e commerciale) il contratto: farlo con una maggiore liquidità renderebbe tutto più facile.
La Roma, chiaramente, spera di monetizzare il più possibile, visto pure che il 10% della rivendita andrà destinato all’Atalanta. La palla, quindi, è nelle mani del giocatore e dei suoi agenti, ma Pinto e i Friedkin hanno fretta, perché la liquidità necessaria per il mercato (parametri zero a parte) arriva proprio da queste operazioni. Plurale d’obbligo: dopo l’addio del difensore, la Roma spera di cedere Karsdorp.