I romanisti giocano bene ma non basta: Zidane ha il fuoriclasse, Spalletti no

FBL-EUR-C1-ROMA-REAL MADRID

Il Corriere della Sera (M. Sconcerti) – Troppo il punteggio, ma è stata una partita classica tra una buona squadra e una che la controlla. Spalletti non poteva fare di più, ha costruito una Roma di senso e ordine, poi tutto è sfumato per il colpo di un fuoriclasse. La partita è cominciata dopo quell’unico episodio di ribellione al ritmo lento, è lì che si sono allungate le squadre e si è creata la confusione che mette in bilico le partite. Ma la Roma ha perso anche nella confusione. Il ragazzo del vivaio, Jesè, è andato oltre l’aggressività degli avversari e ha punito il disordine sopraggiunto. Resta una partita che genera rimpianti, come sempre quando chi perde ha fatto tutto. Il problema è che non bastava. Giocare bene non basta, devi giocare meglio, lì sta il nodo che non possiamo risolvere. Ronaldo ha fatto un gol fuori dalla partita. E Ronaldo è un giocatore che nessuna squadra italiana può avere. Il resto è stata emozione, non sostanza. Meglio la Roma che doveva recuperare di quella che difendeva lo 0-0, ma anche questo sta nel copione. Se ti allunghi cambi partita ma non sai in che senso. Niente da dire alla Roma. L’assoluzione dopo una sconfitta pesante disegna del resto il suo e il nostro limite. Ad alto livello, gli altri hanno qualcosa in più. Resta una partita molto tattica finché non si è segnato. Mi chiedo sempre più spesso che senso abbia cercare l’equilibrio in una squadra se poi va cambiato appena si segna un gol. Qual era quello giusto, prima o dopo il gol? In un calcio che gioca ovunque con le stesse regole tattiche, la differenza è sempre più fatta dai pochi giocatori capaci. Il Real ne aveva almeno uno.

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