I Friedkin: “La Roma è un gigante che dorme”

Il Messaggero (A.Angeloni) – Quello dei Friedkin è stato un avvicinamento per gradi: il silenzio, una videochiamata a Fonseca, poi l’intervista al sito ufficiale della Roma. I suoi uomini, Watts e Williamson, intanto sono a Roma e sono stati avvistati negli uffici dell’Eur. Tante parole, qualche promessa, solo una, la solita, è gigante: “Vincere“. E poi una raccomandazioneUn po’ di pazienza“. Di pazienza a Roma ce n’è in abbondanza ed è stato dimostrato nel tempo. I Friedkin si raccontano, sanno che il percorso è lungo e che gli ostacoli saranno molti, ma l’entusiasmo non manca. Ciò che colpisce è la voglia di “Essere presenti a Roma“, cosa che è mancata a Pallotta. Ripartire dal senso di appartenenza deve essere la base di tutto. La famiglia Friedkin vuole percorrere tutto questo, chiede tempo, ma mostra di aver recepito il messaggio: “Condividiamo questa ambizione dei tifosi e vogliamo vincere. Ma abbiamo bisogno di pazienza: i campioni non vengono costruiti dall’oggi al domani. Promettiamo di lavorare duro, in modo intelligente e strategico e di impegnarci al centro per cento“. L’espansione tecnica ed economica è necessaria: “Il potenziale di Roma è incredibile. Questa è già una delle più grandi squadre di calcio del mondo, che gioca nella città forse più iconica. Abbiamo i tifosi, la passione, la storia e l’ambizione: se vinciamo in campo e agiamo nel modo giusto, possiamo dare visiblità alla Roma, a Roma, in tutto il mondo“.

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