La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – A Trigoria, la meglio gioventù giallorossa ha la possibilità di mettersi in mostra anche con la prima squadra, e lo Special One ha sempre avuto un occhio di riguardo. Inoltre, quelli che prima erano considerati dei ‘bambini‘, più avanti potrebbero diventare il presente del club, come accaduto ad esempio a Bove.

Niccolò Pisilli rappresenta uno dei 13 baby talenti che José Mourinho ha lanciato nella sua gestione. Cresciuto a Casal Palocco, è arrivato alla Roma a soli nove anni, nel settore giovanile diretto da Bruno Conti, facendo tutta la trafila classica. Si tratta di una mezzala pura dai piedi buoni e spiccato senso del gol, tanto da esordire in A nella scorsa stagione contro l’ Inter e rendersi preso utile anche in Nazionale, con cui ha vinto l’Europeo Under 19, arrivando poi secondo al Mondiale Under 20. Le sue lacrime versate dopo il gol in Europa League hanno intenerito tutta l’Italia calcistica.

Sicuramente il risultato di una serie di sacrifici, che lo accomunano ad un altro giovane come Edoardo Bove. Il centrocampista romano e romanista ha già conquistato la fiducia dello Special One, che in questa stagione gli ha concesso 19 presenze, di cui 13 da titolare. Nessuna sorpresa, quindi, l’annuncio del rinnovo fino al 2028. Al di là della favola, comunque, i baby rappresentano anche un tesoro. Dei 13 esordienti di Mou, in 6 sono già andati via, alcuni dei quali ben pagati. Se Majchrzak era in prestito, Tahirovic ha portato 7,5 milioni, Volpato idem, Missori 2,5 milioni, Faticanti 1 milione e Felix 6 milioni. Un tesoro da 24,5 milioni che Pisilli e Bove (se servisse) potrebbero incrementare.