Il Messaggero (A.A.) – Dybala sì, Dybala no. Difesa a tre (cinque), o quattro. Ranieri non si sbottona, ama la pretattica. L’ordine di questa sera è solo uno: non perdere, poi si vedrà. Cè una faccia felice che squadra tutti i dubbi, quella di Mats Hummels, pronto al suo esordio da titolare, Ranieri permettendo. Lui spera, ma se si guarda indietro, forse si dice: ma dove sono capitato? Del resto, il plurititolato, e attempato difensore tedesco, non si aspettava questo lungo oblio. Sessantotto miseri minuti in campionato, distribuiti su due partite, 23 a Firenze e 45 a Napoli. Zero in Europa, la sua casa fino a giungo scorso, quando ha partecipato alla finale di Champions tra il suo Dortmund e il Real.
De Rossi non ha fatto in tempo a vederlo crescere, Juric non è stato in grado di gestirne il recupero fisico: secondo il tecnico non era al meglio e non lo faceva giocare. In quel periodo si è sentito umiliato: “Un allenatore ha ritenuto opportuno farmi giocare”, ha detto domenica scorsa, senza nominare il tecnico croato, con cui non ha mai legato. Con Ranieri sta provando a rimettersi in piedi, il tecnico ha bisogno della sua esperienza, ma lui deve stare bene, questa è la condicio sine qua non. Ma intanto il nuovo assetto tattico lo sta aiutando. “Ora in difesa giochiamo più come reparto e meno uomo contro uomo”, precisa il centrale tedesco, che stasera potrebbe trovarsi, come a Napoli, tra Mancini e Ndicka. Perché ha giocato poco fino a ora? “Sono arrivato e non mi allenavo da tre mesi, poi ci sono state scelte tecniche che ho rispettato. Pentito di essere arrivato a Roma? No, sono sicuro che questa storia sarà a lieto fine. Ranieri lo sento vicino, abbiamo avuto una conversazione profonda. lo sono pronto”.
Stasera contro il Tottenham, sfida decisiva. Per Hummels, “un’ultima spiaggia”. Come può uscirne la Roma con un risultato positivo? “Sarà difficile. Ci metterà sotto pressione, ma non dobbiamo farci impressionare dallo stadio e reggere l’urto. Mi aspetto una partita complicata, in questo momento è una delle mie squadre preferite al mondo”.
Foto: [Michael Campanella] via [Getty Images]