Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Se Claudio Ranieri lo ha voluto al suo fianco nella conferenza stampa di presentazione della sfida di questa sera è soprattutto perché Mats Hummels trasmette tanta sicurezza ai compagni di squadra. Al di là dei minuti giocati, e sono soltanto 68, al di là degli errori commessi in campo, l’autogol contro la Fiorentina e l’errore al Maradona, il gigante tedesco per leadership e curriculum è diventato immediatamente un punto di riferimento dello spogliatoio.

Ma anche di Ranieri che fa affidamento sul colosso ex Dortmund per dare carattere e una scossa ai compagni di squadra. “Da quando sono arrivato ho trovato un gruppo che ha sempre lavorato con serietà e al meglio – ha detto Hummels -. In carriera mi è capitato almeno una volta di vivere un periodo molto complicato, ben più complicato di questo quando al Borussia Dortmund eravamo ultimi in classifica dopo 19 partite. Una stagione folle, in quei casi non puoi far altro che continuare a lavorare duro, crederci sempre e se faremo questo sono sicuro che giocheremo meglio e segneremo più gol”

L’esperienza europea di Hummels è sicuramente un elemento che il tecnico ha sfruttato in questi ultimi giorni di preparazione, per questo motivo sta valutando se impiegarlo dal primo minuto utilizzando un modulo che possa aiutarlo a dare il meglio.

Hummels sa come affrontare questo tipo di partite, quasi da dentro o fuori, sicuramente importanti per dare una svolta alla stagione: “La gara è molto importante per cercare di piazzarci tra le prime otto, forse è l’ultima spiaggia. Sono punti in palio pesanti per qualificarci agli spareggi ed è una grande occasione per invertire la tendenza negativa. L’avversario è forte, ma questa può essere anche l’occasione per dimostrare di poter giocare ad un livello più alto“.

E chissà che non possa appunto essere anche la giusta partita per dimostrare di essere ancora “sul pezzo”, di poter tornare ai suoi livelli dopo mesi da incubo: “Quando sono arrivato non mi allenavo da tre mesi, quindi dovevo trovare la condizione migliore. Poi non ho giocato per una scelta tecnica del mister (Juric, ndr) che ho rispettato sebbene sperassi in qualcosa di diverso. Adesso sono sicuro che avrò maggiori occasioni di giocare, sta a me far vedere al club e ai tifosi di poter giocare ai miei livelli e poter ripagare la fiducia di tutti. Quello che conta adesso è cercare di invertire la tendenza non solo a livello personale ma di squadra». Carisma ed eleganza, come nella risposta sulla scelta della Roma: “Non mi sono pentito, tra me e il club ci sarà un lieto fine.