La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Non capita spesso di vedere due come Hummels e Dovbyk in aeroporto, quasi inosservati, come se fossero due persone qualsiasi. Ed invece ieri è andata proprio così, nel viaggio che da Fiumicino li ha portati a Parigi per la cerimonia del Pallone d’oro. Sarà il momento di difficoltà della Roma o forse una semplice coincidenza. Alla fine Hummels ha chiuso al 29° posto a pari merito con Dovbyk. Conta poco, l’importante era esserci. Esattamente come per Hummels è stato importante l’esordio di domenica, anche se bagnato dalla sfortuna, con quell’autogol che gli ha reso la serata ancora più amara.
“Sono contento per aver finalmente esordito, aspettavo questo momento da tempo. Speravo da un po’ di mettere piede in campo in Serie A. Ovviamente questo sentimento contrasta con la tristezza per la scontta di Firenze e per come è maturata. Non siamo contenti dei risultati attuali, ma la squadra è forte, in qualche settimana le cose non possono che migliorare”. Anche per lui, sperando che quello di domenica sia un punto di partenza. “lo me lo auguro. I tifosi pretendono che la squadra giochi meglio ed hanno ragione. A me piace tutto qui: il club, l’atmosfera dello stadio, l’amore della gente. Ora si tratta solo di migliorare, dobbiamo farlo il prima possibile”.
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