Mario Hermoso ha fatto un bilancio della sua avventura in giallorosso e ha rilasciato delle dichiarazioni sull’interesse del Real Madrid nei suoi confronti. Queste le parole riportate da AS.com:
Hai approfittato di questi giorni liberi per visitare la tua famiglia a Madrid. È molto difficile per te non essere con loro a Roma?
“Questa è la cosa più difficile. Cambiare paesi, cambiare costumi e, inoltre, non avere la famiglia intorno. Vivo ancora in albergo in attesa di trovare casa e poter stare tutti insieme”.
È più difficile che adattarsi alla squadra?
“Completamente. Nella squadra, nonostante i cambi di allenatore, c’è un ottimo clima, anche se non stiamo ancora trovando continuità, personalmente mi sono adattato velocemente. E ci sono gli argentini e Angeliño, anche lui spagnolo”.
All’Atleti ha trascorso cinque anni senza cambiare allenatore. Come hanno vissuto due (De Rossi e Juric con l’ormai arrivato Ranieri) in così poco tempo?
“Non è facile, onestamente. Non ero abituato a questi cambiamenti, ma il calcio è così e devi fare tutto. Troveremo presto una continuità positiva nei risultati, credo, e potremo ribaltare la situazione”.
La Roma gioca con la difesa a cinque, in questo senso ha beneficiato. Conosci bene questo schema…
“Ovviamente gioco nel terzo ruolo di difensore centrale da molti anni, anche se non ho problemi a giocare nella difesa a quattro come difensore centrale o anche come ala”.
Si gioca troppo?
“A volte non hai nemmeno il tempo per stare con la tua famiglia. È incomprensibile che ci siano sempre più partite e sempre meno tempo. Tra le istituzioni calcistiche devono trovare un accordo perché così non si può continuare. I tifosi vanno in campo per vedere uno spettacolo e ci sono partite in cui giochiamo con disagio e senza un buon riposo. Al momento nessuno di noi si è fatto avanti, ma se la situazione dovesse continuare così, chissà…”.
Uno degli infortunati era Militao, difensore del Real Madrid. Sei consapevole che il tuo nome è nella lista se il club va sul mercato?
“Sì, sì. L’ho letto. Me lo hanno detto tanti amici. È successo in diversi mercati. Ogni volta che sei associato a grandi squadre è un onore. Ero nelle sue giovanili e gli sono grato per tutto ciò che ha contribuito alla mia formazione”.
Quindi chiuderai la porta al ritorno in Spagna?
“Ho 29 anni, gran parte della mia carriera è stata in Spagna, mi piace il calcio della Liga ed essere nel tuo Paese rende tutto più facile. Non posso chiudere la porta al ritorno in Spagna”.
Foto: [Paolo Bruno] Via [Getty Images]