Hermoso è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa Legue. Queste le sue dichiarazioni:
Ti senti pronto per giocare titolare?
“Il mio è un processo graduale di adattamento al gruppo e di miglioramento a livello fisico. Quello che serve per giocare a un livello così alto. Tutto però procede al meglio, sto conoscendo il gruppo e sto acquisendo la fiducia necessaria”.
Come hai vissuto il cambio di allenatore?
“Uno dei motivi per i quali sono venuto è il progetto, una rosa con grandi calciatori. Dobbiamo imporci un livello alto come club e come squadra. Dobbiamo lottare e acquisire una mentalità di questo tipo. Spero di aiutare a trasmetterla. Il nostro obiettivo deve essere quello di competere al livello più alto in tutte le competizioni in questa stagione. E’ evidente che sono qui grazie a De Rossi, è stata la persona che mi ha teso la mano e non potrò che ringraziarlo sempre. Sono felice di essere in questa città, con una tifoseria bellissima, per certi versi simile all’Atletico Madrid. Il calcio scorre nelle loro vene”.
Hai affrontato tante volte l’Athletic Bilbao, Juric ti ha chiesto qualche consiglio?
“Ho affrontato tante volte il Bilbao e non solo con l’Atletico Madrid, ma anche con l’Espanyol. E’ una squadra con una struttura chiara che fa della lotta e della dedizione le sua armi migliori. Non fanno tante rotazioni e la filosofia e i concetti sono gli stessi. Hanno giocatori veloci e ho condiviso i loro punti di forza e debolezza con lo staff. Sarà importante avere la stessa determinazione e sfruttare il talento che abbiamo in attacco”.
La Roma può essere considerata una squadra da Champions League?
“Credo che sia stata creata una rosa dal potenziale enorme. E’ ovvio che sono stati presi giocatori da altri campionati e servirà un periodo di adattamento. E’ importante abituarsi a competere più volte a settimana. Con l’Atletico abbiamo giocato più volte la Champions League, ci si rende conto dell’importanza di quei momenti. La gente aspetta davvero con ansia quelle partite. Dobbiamo mettere lì l’asticella perché abbiamo una rosa in grado di competere a quel livello”.
Qualcuno ha chiesto alla squadra un parere su De Rossi?
“Sono arrivato da poco, ancora non conosco bene a struttura a livello dirigenziale. Personalmente non sono stato contattato da nessuno, di certo non sarei la persona giusta essendo appena arrivato. Queste domande andrebbero fatte ad altri giocatori, che indossano la fascia da capitano e sono i portavoci del gruppo nel bene e nel male”.
Quali sono le differenze che hai trovato tra la Liga e la Serie A?
“Quello italiano mi sembra un campionato più fisico. Quello spagnolo ha una filosofia diversa che ha preso piede con i successi della nazionale. Si basa sul possesso palla e non è molto verticale. In Serie A serve una concentrazione superiore perché il giocatore potrebbe essere più esposto”.