Un allarme rientrato, una maglietta apposita per l’occasione e due piccoli infortuni dell’ultimo momento. La vigilia di un Milan-Roma buono per tante corse è filata via così, con un Heinze regolarmente in gruppo (come De Rossi, Totti e Pjanic), un Luis Enrique più loquace del solito con la truppa e con Lobont e Greco, lasciati a Roma per un trauma distorsivo al ginocchio sinistro (da valutare nelle prossime ore) e un affaticamento ai flessori della coscia destra, rimpiazzati sull’aereo di ieri per Milano dal giovane Pigliacelli e dal rispolverato Cicinho. Alla Roma, che indosserà per la prima volta una maglietta con il logo «All Inclusive» di Wind, serve una partita, e quindi anche una formazione, perfetta. Con Heinzeapparentemente abile e arruolabile, i dubbi restano legati sugli esterni di difesa (in lizza i soliti Taddei, Josè Angel e Rosi) e davanti. A centrocampo, a meno di una sorprendente scelta di Marquinho, toccherà al trio Gago-De Rossi-Pjanic. In attacco, invece, ci sono cinque candidati per tre posti: i pronostici dicono Totti, Osvaldo e Borini, ma anche Lamela e Bojan nutrono speranze di un impiego dal primo minuto.
Dopo la partita, se davvero la Roma riuscirà ad essere perfetta, è meglio che Luis Enrique tenga acceso il suo telefonino perché potrebbe arrivare una telefonata interessata di Guardiola. «Potrei chiamarlo – ha detto ieri Pep – e non escludo di farlo. Anche se non vorrei disturbarlo». Sulla tratta Roma-Barcellona, parlando di mercato, c’è sempre in sospeso il discorso Bojan. Ieri dalla Spagna circolavano voci di un accordo per un riscatto scontato a 8 milioni in favore della Roma per giugno. La realtà, invece, è che le due società non ne hanno ancora parlato e non hanno fretta di farlo. Ultime dal Brasile: il Corinthians non vuole perdere Dodò a parametro zero. Troppo tardi: la Roma ha già sistemato la faccenda.
Il Tempo – Matteo De Santis