Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Durante la presentazione Maxime Gonalons ha dimostrato di avere idee chiare. Non è venuto alla Roma per fare la comparsa, avrà un ruolo nevralgico, anche se davanti ha il capitano, un giocatore carismatico come Daniele De Rossi. Il francese ha lasciato il Lione con l’obiettivo di prendersi rivincite nel campionato italiano. Ieri, nelle prime prove tattiche in ritiro, Di Francesco lo ha utilizzato come jolly, il francese era il play di entrambe le squadre. Il tecnico gli ha affidato subito le chiavi della squadra: «Ho scelto la Roma perché è un grande club, quando ho visto che la situazione a Lione si era fatta difficile non ho avuto dubbi e adesso farò del mio meglio per la mia nuova squadra. E’ stata una trattativa molto rapida, ma non ho mai esitato».
IL RUOLO – Ha cominciato a capire che cosa vuole Di Francesco da lui: «So che quello è un ruolo per lui molto importante, il tecnico mi ha dato subito molta fiducia. Quando senti di avere la fiducia devi ricambiarla, allenandoti al massimo. Il campionato italiano è molto difficile, ma cercherò di esprimere le mie qualità sul campo. Ovviamente so che al mio fianco ho un grandissimo calciatore come De Rossi. Lo ammiro da tempo, è sempre stato un esempio, avrei voluto emulare la sua carriera restando in una sola squadra. Ma ora sono felice di essere qui, ho solo da imparare da De Rossi. Il mio ruolo preferito è quello davanti alla difesa».
ADDIO COMPLICATO – Con il Lione è finita male. Incomprensioni con il presidente Aulas. Costretto ad ammainare la bandiera, come spesso avviene nel calcio moderno: «E’ vero, è successo qualcosa, ci sono stati dei malintesi. Ho trascorso diciassette anni al Lione, ho un ottimo rapporto con tutti, anche col presidente. Avrei voluto fare una carriera come Totti e De Rossi, ma non è stato possibile. Resta l’affetto per il Lione, ma avevo voglia di vivere una nuova avventura all’estero, ho il desiderio di crescere e vincere dei titoli, cosa che per me è molto importante». Sa che in Italia da anni c’è una squadra che detta legge: «La Roma è una squadra molto forte, sono venuto qui per vincere dei titoli, sono consapevole che c’è la Juventus, ma noi faremo del nostro meglio per competere con i bianconeri. Nella Roma farò parte di uno dei migliori reparti del campionato italiano. Potremo fare grandi cose. Quando ho affrontato la Roma con il Lione ho capito il valore di questi giocatori».
LEADER – Con la Roma può recuperare posizioni anche in Nazionale, dove non ha mai avuto molto spazio: «Può darsi, chissà. E’ un anno molto importante per me, anche in chiave di Nazionale. C’è una nuova generazione di calciatori dotati e talentuosi, non mi pongo limiti, se farò bene penso di poter tornare a giocare con la Francia». Nel Lione era il capitano e il leader, ora ha capito subito quanto nella Roma sia centrale il senso di appartenenza: «Per me la squadra e il collettivo sono la cosa più importante. Bisogna sacrificarsi per il gruppo, che è la priorità assoluta».