Il tecnico della primavera Guidi, ha rilasciato alcune dichiarazioni in seguito al pareggio rimediato contro il Cagliari. Al Tre Fontane i giallorossi avevano rimontato l’iniziale 0-1, ma hanno subito il goal del pareggio al 90′. Queste le parole del tecnico ai microfoni del club:
A pochi giorni dalla sfida con il Sassuolo, ci troviamo a parlare di un’altra partita complicata da commentare. I dettagli ci stanno andando un po’ contro.
“È stata una partita che per lunghi tratti è stata fatta bene, peccato che stiamo pagando degli episodi: due ingenuità. I ragazzi devono cominciare a capire che l’attenzione non la puoi staccare, perché il pericolo è sempre dietro l’angolo e vengono vanificate delle cose fatte bene. Arrivati a questo punto della stagione, in tanti devono assumersi le loro responsabilità: io per le mie. È chiaro che ci sono delle cose che non mi vanno più bene ed è giusto che non siano più tollerate”.
Nella testa dei ragazzi si può innescare un po’ di insicurezza quando si perseverano alcuni errori?
“Se vuoi fare questo tipo di mestiere, devi saper giocare con la consapevolezza che ci può essere un errore. L’importante è non ricommetterlo, perché nel momento in cui lo ricommetti, lo analizzi e lo ricommetti, è chiaro che possano diventare dei limiti. Non è questo il nostro il nostro caso, ma è chiaro che sono delle ingenuità dove, secondo me, tanto è l’aspetto mentale, perché capita al 91′ di una partita che fino a lì era in totale controllo. Addirittura, non mi sono piaciuti gli ultimi istanti, quando abbiamo addirittura rischiato di perdere e lo scoramento non deve far parte di chi vuole diventare un calciatore professionista, perché poi il calcio non aspetta nessuno ed è giusto che lo capiscano velocemente”.
Per la trasferta di Udine lavorerà su qualche aspetto in particolare?
“L’aspetto mentale penso che sia quello determinante: i ragazzi devono essere bravi a non perdere le loro certezze, perché non avrebbe senso a 20 giorni dal termine della stagione perdere delle certezze che ti hanno portato a essere protagonista: in tanti si sono affacciati in Prima Squadra, in tanti sono stati convocati nelle nazionali giovanili, anche coloro che magari fino a poco tempo fa non venivano mai presi neanche in esame e la squadra ha vinto la Coppa Italia dopo tanto tempo. Quindi penso che le certezze non debbano essere perse. È chiaro che, in una forte emergenza come in cui siamo, quelli che giocano hanno delle opportunità che devono essere bravi a saper sfruttare, perché sennò perdono solamente del tempo”.